Simona Scotti - Pluralismo religioso a San Gimignano. I primi risultati di un'indagine

Com’è noto il fattore religioso costituisce un elemento importante nello studio e nella intepretazione/comprensione della realtà sociale.
Negli ultimi anni la ricerca socio-religiosa ha fornito informazioni utili alla definizione di un profilo della religiosità contemporanea italiana a partire dal quale, gli esperti, hanno dato varie interpretazioni.
Molte aree della Toscana sono state fatte oggetto di indagini di questo tipo e recentemente il Cisreco (Centro Internazionale di studi sul Religioso Contemporaneo) ha promosso nel Comune di San Gimignano una ricerca su Religione, memoria, identità.

Della fase “esplorativa” di questo progetto, la presente relazione si propone di presentare alcuni risultati: si tratta di un primo profilo ricavato sulla base di interviste qualitative realizzate fra gli anziani della popolazione su tematiche concernenti le principali dimensioni della religiosità: appartenenza, credenza, esperienza.
Dai colloqui, supportata da una ricchezza e vivacità di esperienze in cui trova spazio, e viene esaltata, la dimensione della memoria, affiora una pluralità di modi di vivere e affrontare la propria esperienza morale e religiosa, sebbene gli intervistati si muovano, tutti, in una cornice in cui il cattolicesimo rappresenta il comune riferimento collettivo.
Il tema della Summer School di questo anno richiama ad una riflessione centrale; si invita a pensare a due questioni di estrema importanza, quella del multiculturalismo e del pluralismo religioso, in una duplice dimensione: l’illusione e la realtà.
È allora lecito chiedersi se, anche a San Gimignano, possiamo realmente parlare di “pluralismo religioso”.
Fatto è che, già da questa prima rilevazione è facile intuire che ci troviamo ancora una volta a constatare che, forse, ciò che rientra nell’illusione è proprio la compattezza dell’appartenenza cattolica che, ormai da tempo (e le varie ricerche condotte a più livelli in Italia lo testimoniano) sembra essere scivolata in una sorta di “a modo mio” che rivendica un sempre crescente desiderio di autonomia, di libertà, nelle questioni che, in modo privilegiato, riguardano l’etica privata, propria e altrui.
Tuttavia le prossime fasi della ricerca, che in questa sede saranno illustrate, ci aiuteranno a rispondere a questa domanda e contribuiranno a fornire ulteriori elementi utili alla definizione della realtà oggetto di studio.
In particolare: l’immagine dell’identità collettiva della sua popolazione, la trama delle ragioni profonde dell’esistenza in questo territorio.