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Lunedì, 12 Ottobre 2020 11:39

Feti e tombe con nomi e cognomi di donne

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A norma di una legge dello Stato. Così, in un cimitero, una donna può imbattersi nella tomba contenente il feto della sua gravidanza interrotta, con tanto di croce cristiana (qualcuno le ha chiesto se era di quella religione? o se ne aveva una?) e il suo nome e cognome apposti sopra. Raggelante, si direbbe, ma c'è dell'altro.

Stop ai cimiteri per feti e resti abortivi!

Non solo una violenza, di fatto istituzionalizzata. Quello che la petizione invita a considerare è anche la cessione, da parte delle Aziende Sanitarie Locali, di feti e resti abortivi ad associazioni antiabortiste.

È pur possibile che la legge sia imperfetta e si presti a manipolazioni. Ebbene chiariamo, aggiustiamo, correggiamo.

«Molte associazioni ultracattoliche e antiabortiste - si legge sul testo della petizione - facendo leva sull’ambiguità del dettato normativo e spesso fornendo pareri legali a sostegno delle loro richieste. Questo è gravissimo, perché è evidente che la legge non si riferisce a loro, ma ai parenti o a chi ne fa le veci».

Il testo completo della petizione

 

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