In secondo luogo cercherò di costituire un’ampia rete di recensori, da affiancare a quelli che già da tempo collaborano con la rivista, coinvolgendo studiosi sia italiani che stranieri: è una scelta che mira ad allargare l’orizzonte della rivista, dando magari origine a scambi culturali di indubbio valore.
Quali criteri seguirà nella scelta dei testi da recensire?
Va da sé che il primo criterio sarà di tipo tematico: “Religioni e Società” è una rivista di “scienze sociali della religione” e quindi tutte le pubblicazioni che insistono su quest’ambito saranno prese in considerazione. Ci saranno tuttavia delle priorità: verranno recensiti prima di tutto testi di carattere sociologico, e all’interno di questa disciplina si darà la precedenza alle ricerche empiriche; vengono poi i volumi di carattere storico-antropologico, senza dimenticare la prospettiva filosofica e teologica. Terrò presenti anche altri due criteri: uno geografico, cercando di recensire opere sia nazionali che internazionali, e l’altro cronologico, puntando soprattutto su testi recenti.
Come sarà concretamente strutturata la sezione delle recensioni?
Verranno proposte varie forme di presentazione dei libri, le quali tuttavia non compariranno sempre contemporaneamente: la recensione sarà una presentazione critica che occuperà lo spazio di una pagina; la schedatura sarà invece una presentazione più breve, di circa metà pagina; le segnalazioni, infine, si limiteranno a far presente ai lettori, attraverso una nota sintetica, l’uscita di opere che possono essere di interesse scientifico. Sto pensando anche alla possibilità di proporre una sezione più articolata che potrebbe titolarsi “note critiche”: una sorta di “invito alla lettura” dove, in uno spazio di alcune pagine, venga presentato un tema che accomuna alcune opere recenti.
C’è qualcosa di particolare che vorrebbe dire ai lettori?
Non le nascondo una certa trepidazione nell’accettare questo incarico: so che i lettori di Religioni e Società sono molto esigenti, con competenze e interessi di primo livello. Proprio per questo mi rivolgo anche a loro chiedendo di segnalarci libri che ritengono importanti da socializzare nell’ambito scientifico italiano. Per me è davvero un onore poter dare un contributo alla rivista, e attraverso di essa allo studio dei fenomeni religiosi, in questi anni continuamente sotto i riflettori e nel contempo di interpretazione sempre più complessa. Ringrazio per la fiducia che mi è stata data e che spero di ricambiare con puntualità e competenza.
Se vuoi, puoi scrivere Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>un'email al dott. Giordan