Trasmettiamo un'altra nota, inviataci dal nostro Direttore, direttamente da Plaza del las Armas, dove si tengono le celebrazioni del Señor de los Milagros.
Lunedì 18, l'apice delle celebrazioni (> video a fianco). Nella Plaza de Armas di fronte a migliaia di fedeli, "Nuestro Señor" riceve il titolo di "Patrono de la Espiritualidad Católica del Perú y Símbolo de la Religiosidad y Sentimiento Popular".
Oggi, il centro della metropoli ha conosciuto un momento centrale. Verso le 12 "el recorrido", con il simulacro del Senor de los Milagros, è saltato da una selva di colpi di cannone, presente il Presidente della Repubblica e, nei loro palazzi, il sindaco di Lima e l'arcivescovo Card. Cipriani. Una folla di persone riempiono ogni angolo del centro della Plaza de las Armas, protetta da centinaia di poliziotti della Polizia nazionale.
Dopo i saluti, prima del Capo dello Stato, che ha dichiarato El Senor de los Milagros patrimonio spirituale di tutti i peruviani, suffragato da un decreto presidenziale. Invocando l'assistenza, la protezione e l'allegria per tutti i peruviani, l'arcivescovo riprende il motivo del Señor de los Milagros che onora della sua visita non solo nelle strade ma nei cuori ogni peruviano. L'arcivescovo ha intonato un inno seguito dalla folla riunita in piazza. Dopo aver ringraziato il Capo dello Stato, il sindaco e i membri della "hermandad" del Señor de los Milagros, ha concluso con un grazie anche al servizio della Polizia di stato. Anch'io seguo con molta attenzione la manifestazione e, accettando l'invito del direttore, mi reco presso il palazzo del museo della Inquisizione, per meglio vedere il passaggio della sacra immagine.
Oltre un'ora dopo, sospendo l'attesa per recarmi al ristorante tenuto dalle monache carmelitane 'Eau vive del Perù. Una felicissima occasione per verificare un nodo singolare di presenza delle carmelitane nel mondo di oggi. Incontro la superiora che è una francese poliglotta. Simpatico è l'incontro con le altre sorelle: una peruviana, una africana del Burkina Faso. Simpaticissime. L'incontro lo sospendo rinviandolo alla sera.
Non posso dimenticare la manifestazione, che è in corso da un'ora, dei contadini di Pichnaki della selva, che rivendicano il diritto alla terra che è stata loro sottratta. Mi soffermo con alcuni manifestanti. Sembrano alcune donne di un centinaio di anni per gamba, mentre non hanno più di 40 anni. Il destino della fatica di vivere.