FestivalFilosofia
Foto, impressioni, prime considerazioni da Modena, Carpi e Sassuolo, dalla manifestazione culturale fra le più interessanti d'Italia
Avevamo promesso ai nostri lettori di condividere con loro le impressioni ricevute seguendo la venticinquesima edizione del FestivalFilosofia. Insieme alle prime e brevi impressioni sul festival, offriamo anche un piccolo portfolio che cerca di testimoniare non solo quello che è avvenuto nei grandi e gremiti spazi dedicati alle lezioni, ma anche l'atmosfera che si respirava nelle tre città, coinvolte in questo momento altamente drammatico della situazione umana. Quello che sta avvenendo in Palestina, il genocidio e il massacro operato a cielo aperto su una popolazione inerme da parte dell'esercito e del governo israeliano, indigna e marchia a fuoco la coscienza di tutti. Relatori, partecipanti, operatori della cultura encomiabili che a vari livelli hanno permesso alla manifestazione di svolgersi nel migliore dei modi, cittadini in genere, hanno mostrato con parole e atti quanto sgomento e dolore abbia pervaso tutti (qualche nostra istantanea ha cercato di testimoniare questo sentimento diffuso). Hanno rappresentato al meglio questo comune sentire le parole del Sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, quando, come da prassi, Venerdì 19 settembre ha dato il benvenuto ai relatori e al pubblico del Festival in Piazza Grande alla lezione delle ore 18. Lasciando da parte i convenevoli, il Sindaco ha condannato senza esitazione il genocidio del popolo palestinese perpetrato dai governanti israeliani a Gaza e in Cisgiordania. Netanyahu e i suoi ministri si stanno rendendo protagonisti in negativo di uno dei momenti più bui dell'umanità con decine di migliaia di morti civili (donne, anziani, bambini: questi ultimi circa venti mila), citando Hannah Arendt (La banalità del male) e Primo Levi:
[I morti] Pesi sulle spalle e sulle coscienze dei responsabili di chi, vittima storica di genocidio, ha acceso oggi un nuovo rogo e ci è saltato sopra da carnefice.
Forse non è stato un caso che il nostro personale viaggio nel Festival sia iniziato con una lezione su Socrate, il maestro paradossale illustrato da Mauro Bonazzi in Piazza Grande a Modena ed è terminato con un ritratto di Gesù, rabbi umanissimo, offerto al pubblico in una Piazza stracolma di Sassuolo da padre Enzo Bianchi.
Forse non è stato un caso che Roberta De Monticelli abbia tenuto la sua lezione da Betlemme parlando di “Agostino e la guerra dentro” partendo dalla umanità violata in Palestina.
Insomma un FestivalFilosofia ancor più vissuto nell'agorà, una agorà non più delimitata dalle belle e grandi piazze di Modena, Carpi e Sassuolo, ma una agorà allargata a tutto il mondo, con al centro il punto oggi più critico della polis mondiale. A questo serve la filosofia.
Giuseppe Picone
Post Scriptum. Per chi fosse interessato: il discorso del Sindaco di Modena MASSIMO MEZZETTI si trova facilmente su Youtube. Inoltre con grande tempestività il FestivalFilosofia sta pubblicando sempre su Youtube tutte le lezioni della edizione 2025.
Il corredo fotografico
Cacciari ricorda Michelina Borsari
Salvatore Natoli
Umberto Galimberti
Guido Mazzoni
Enzo Bianchi
Gaspare Polizzi
Roberta De Monticelli (in collegamento da Betlemme)
Luciano Canova
Mauro Bonazzi con il pubblico
Il pubblico in piazza Grande
Gianluca Garelli
Definisci bambino. Manifesto (Libreria Feltrinelli, Modena)
Sì. È genocidio. Manifestazione a Modena
Bancarelle di libri usati in piazza Matteotti