Lunedì, 31 Marzo 2014 12:34

“Europa: stato delle cose e destino”. Un testo di Vittorio Campanelli

Scritto da  Gerardo

In vista della conferenza su Europa: stato delle cose e destino, dopo il cap. 5 dell’ultimo libro di V. Dastoli e Santaniello, sull’Europa, pubblichiamo alcune note di Vittorio Campanelli, in cui si mostra la sfida politica nella complessità istituzionale.



Abbiamo a che fare con un programma politico per la prossima legislatura del Parlamento Europeo e di tutta l’Unione. Questa sorta di Agenda è propugnata dal Partito Socialista europeo, dal Movimento Federalista europeo e dal PD. In pratica è l’immagine del percorso che dovrà fare l’Europa in versione progressista, solidale.
L’alternativa è quella neoliberista che nell’ultimo decennio ci ha portato al baratro della crisi finanziaria mondiale. In realtà l’Unione europea è un unicum, la si inventa giorno per giorno. Ed è una costruzione giuridica ed istituzionale talmente solida che neanche i neoliberisti attualmente al comando sono riusciti a demolirla. L’hanno frenata. E bisogna farla ripartire.
Qualcuno s’avventura ad affermare che non tutti i paesi europei soffrono la crisi e vantano la Germania (che vende in Cina); ma è risaputo che anche in questo paese, la tenuta dell’economia e l’accumulo del disavanzo, è pagato dai lavoratori il cui salario è diminuito negli ultimi anni.
Spero che questa lettura appassioni tanti come ha appassionato me.

V.B.
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