Lunedì, 16 Dicembre 2013 16:55

Povertà e rivolta

Scritto da  Gerardo

A Torino, il 9 dicembre, al primo colpo d’occhio, quel che appariva non sembrava “una massa di fasci­sti. E nem­meno di tep­pi­sti di qual­che clan spor­tivo. E nem­meno di mafiosi o camor­ri­sti, o di eva­sori impu­niti. La prima impres­sione, super­fi­ciale, epi­der­mica, fisio­gno­mica è stata quella di una massa di poveri”.
Sul sito di Alba, nuovo soggetto politico, segnaliamo l’articolo di Marco Revelli (Il manifesto) dal titolo L’invisibile popolo dei nuovi poveri.
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