Della serie quando ci si mette di mezzo anche la Provvidenza. O meglio, quando la si nomina, invero a casaccio, per dar sfogo a posizioni che sprofondano nella superstizione.
Di seguito riportiamo l'articolo di
Massimo Gramellini, apparso in "La Stampa" del 26 marzo, dal quale apprenderemo chi altri non sia il grande "supersticious".
Buona lettura!