Lunedì, 03 Novembre 2008 22:09

La religione come fattore di dis/integrazione sociale

Scritto da  Gerardo

Con questo titolo, il 28 e 29 novembre, si terrà presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna il Convegno nazionale, che prevede un fitto calendario di interventi
Segue il testo del comunicato stampa n. 1.
Se vuoi, puoi scaricare il programma dettagliato del convegno.

Comunicato stampa n. 1 (19.10.2006)

Vivere in una società multietnica comporta cambiamenti culturali che investono anche e soprattutto la dimensione religiosa. Nell’attuale moltiplicarsi di gruppi etnici portatori di fedi non cristiane anche nel nostro Paese, un quesito appare incalzante: la religione oggi in Italia è fattore di integrazione o di disintegrazione sociale?

È questo il titolo del convegno che si terrà a Bologna presso la Facoltà di Scienze della Formazione il 28 e 29 novembre p.v., organizzato anche dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione “G. M. Bertin” e dalla sezione “Sociologia della Religione” dell’AIS-Associazione italiana di Sociologia, il quale affronta due nuclei tematici, i seguenti:

a) Il primo attira l’attenzione sulle dinamiche provocate nel panorama religioso italiano dalla presenza degli immigrati da altri paesi/continenti, e invita ad analizzare sia i processi di integrazione sociale, sia le tensioni e/o i conflitti generati dalle religioni;
b) Il secondo tema mira ad interrogarsi su quali risorse cognitive la società italiana può contare al fine di monitorare questi processi, prevederne i rischi conflittuali e guidare le politiche sociali verso esiti socialmente positivi.

La discussione su questi due nuclei tematici verrà introdotta dalla relazione di apertura, svolta dal Prof. Felice Dassetto (sociologo dell’Université Catholique, Louvain-la-Neuve, Belgio) dal titolo Il divenire dell'islam europeo: questioni aperte alla ricerca di buone pratiche venerdì 28/11 mattina, su cui interverranno studiosi del Dipartimento ospitante che appartengono a differenti discipline (psicologia, pedagogia, antropologia culturale e, ovviamente, sociologia). Nel pomeriggio si svolgeranno contemporaneamente cinque workshop, ai quali interverranno una trentina e oltre di specialisti, molti dei quali porteranno i risultati delle proprie ricerche sulle religioni degli immigrati, con particolare attenzione al concetto di pluralismo religioso ed ai possibili percorsi di integrazione sociale dei medesimi, e sui saperi della/sulla religione presenti nelle scuole e nelle Università italiane, che possono costituire altrettante risorse in questa prospettiva.

Sabato 29 mattina, dopo l’assemblea della sezione “Sociologia della Religione” dell’AIS-Associazione italiana di Sociologia (riservata ad iscritti e simpatizzanti), il convegno continuerà con una seconda relazione del Prof. Flavio Pajer, già Presidente del Forum europeo per l’istruzione religiosa nelle scuole pubbliche, cui seguiranno le sintesi dei lavori di gruppo e la discussione conclusiva.

Il Comitato scientifico-organizzatore del convegno è composto da Stefano Martelli e da Pino Lucà Trombetta (Università di Bologna “AMS”), da Enzo Pace e Stefano Allievi (Università di Padova), da Roberto Cipriani (Università Roma 3) e da Giuseppe Giordan (Università Valle d’Aosta).


Info
Questioni scientifico-organizzative: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>Pino Lucà Trombetta.
Segreteria organizzativa e ufficio stampa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>Giovanna Russo.
Letto 741 volte
Vota questo articolo
(0 Voti)
Devi effettuare il login per inviare commenti