Giovedì, 02 Giugno 2011 11:42

Dopo l’incontro con don Sciortino, sulla chiesa cattolica oggi

Scritto da  Gerardo

Per il ciclo di incontri Chiesa domani, a cura di Arnaldo Nesti e Andrea Spini, a margine di La Chiesa Cattolica, oggi, incontro con don Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, presentiamo la recensione a cura di G. Picone.




La Chiesa Cattolica, oggi
Incontro con Don Antonio Sciortino Direttore di Famiglia Cristiana


La terza stazione del breve viaggio attraverso la Chiesa cattolica, ideato da Arnaldo Nesti, ha avuto come interlocutore don Antonio Sciortino, con il compito particolarmente delicato di parlare su “La Chiesa Cattolica, oggi”. Ha accolto l’insigne relatore e il numeroso pubblico accorso, la sempre ospitale, confortevole e bella Sala Tamagni di Palazzo Pratellesi, una delle più ammirate emergenze architettoniche di San Gimignano.

Don Antonio Sciortino, sacerdote della Società San Paolo, studioso e giornalista fra i più autorevoli del cattolicesimo italiano, grande esperto sui temi della famiglia e dell’informazione religiosa, direttore di Famiglia Cristiana dal 1999, è infatti la persona più adatta a fare il punto sulla Chiesa Cattolica in Italia oggi e su come la Chiesa medesima si attrezza o si sta attrezzando per affrontare i temi cruciali della società italiana: la crisi della famiglia in primis e il rapporto con i nuovi migranti (argomenti ampiamente studiati dal direttore di Famiglia Cristiana nelle sue ultime pubblicazioni, nonchè dibattuti settimanalmente sul periodico cattolico,il quale, con una media di tre milioni di lettori è uno dei periodici più diffusi in Italia). A Don Antonio Sciortino è stato dato il benvenuto da Arnaldo Nesti, direttore scientifico del Cisreco e da Giacomo Bassi, sindaco di San Gimignano nonchè presidente Cisreco. Ha introdotto la lunga e circostanziata relazione Angelo Bertani, altra importante personalità del giornalismo cattolico in Italia.

Già l’introduzione di Bertani delineava lo spirito dell’incontro. Corroborato da una lunga e significativa citazione di don Giuseppe Dossetti, Bertani ha sostenuto con vigore come la fede deve essere vissuta senza puntelli, senza presidi, senza orpelli politici: i cristiani si ricompattono sempre nella parola del Signore, sul Vangelo.

Don Antonio Sciortino da parte sua ha fatto notare come il Concilio Vaticano II aveva fatto proprie queste intuizioni, segnando la nascita di una nuova primavera della cristianità. Primavera caratterizzata da una genuina apertura verso il mondo.

Ma dove è finito, oggi, lo spirito del Concilio a quasi 50 anni da quando Papa Giovanni lo inaugurò? Anno dopo anno quel forte vento di innovazione si è andato attenuando. Oggi alla Chiesa “manca il respiro”. Così don Antonio ha sintetizzato la situazione citando il titolo e i contenuti di un bel libro di Saverio Xeres e Giorgio Campanini. D’altra parte per rendere più lucida e comprensibile la sua analisi, don Sciortino cita libri ( tra gli altri “La traversata” del padre gesuita Barolomeo Sorge e una inchiesta sulla figura del prete dello psicologo Vittorino Andreoli), cita dati sulla situazione umana e sociale in Italia e nel mondo globalizzato. Libri e dati usati come bisturi per incidere sulla viva carne di questa umanità sempre più in crisi e sempre più dicotomicamente divisa fra poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi (il 20% della popolazione mondiale che consuma l’80% della ricchezza prodotta!). Ma lunghissimo è l’elenco delle cose che non vanno.

Per la Chiesa: la burocratizzazione del clero sempre più distante dallo stesso popolo dei credenti; le battaglie meramente formali e non sostanziali; l’allontanamento dai poveri e dai giovani...

Per la società globalizzata e quella italiana in particolare: la politica usata sempre più come via personale all’arricchimento; le macerie del mercato; la furbizia dei potenti; il ruolo negativo dei media; la disoccupazione giovanile; il “suicidio” demografico (a proposito di mancate politiche per la famiglia); la tendenza sempre più forte allo sbriciolamento dello stato sociale...

In tale situazione la Chiesa può trovare una via di uscita nel dare un ruolo da protagonisti ai laici (così come era negli intenti del Concilio). Insieme ai laici dare spazio ai giovani. Interpretare l’essere cristiani come “buoni testimoni”. Tornare all’essenzialità dei problemi. Dare testimonianza e coerenza di vita. Riscoprire la freschezza della primavera conciliare. Ritrovare l’anima. Questo ultimo “comandamento”, don Antonio lo ha mutuato da un altro bel libro citato “In cerca dell’anima” che Mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni, ha scritto insieme a Franco Scaglia.

L’itinerario intitolato “Chiesa domani” terminerà venerdì 10 giugno alle ore 17 a Firenze, presso l’oratorio San Michele di Piazza S. Ambrogio, con il teologo e monaco don Paolo Giannoni.

Giuseppe Picone, 31 maggio2011



Se vuoi, puoi scaricare il programma della serie di incontri.










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