Venerdì, 31 Agosto 2012 17:41

Con la teleconferenza di Fernando Lugo, presidente del Paraguay, si è conclusa la Summer School

Scritto da  Gerardo

XIX International Summer School on Religions: Immaginari del cambiamento. Religioni e sviluppo economico in America Latina (San Gimignano 25-29 agosto 2012).
A cura di Arnaldo Nesti, Luigi Berzano, Enzo Segre, Andrea Spini.
A seguire, il comunicato stampa e alcune foto della teleconferenza.



Si è chiusa a San Gimignano la Summer School on Religions 2012, con una eccezionale teleintervista
al Presidente della Repubblica del Paraguay, Fernando Lugo, che si è poi trasformata in una teleconferenza di 40 minuti



Il legittimo Presidente della Repubblica del Paraguay, Fernando Lugo, si è intrattenuto lungamente in teleconfernza con il prof. Arnaldo Nesti, direttore scientifico del CISRECO e con i numerosissimi docenti e partecipanti della Summer School di San Gimignano, svoltasi in questo fine agosto e dedicata questo anno alla America Latina.
Grande affabilità e disponibilità alla discussione da parte del Presidente. Praticamente toccati tutti i temi della Summer: la situazione in Paraguay, che vede Lugo estromesso dalla presidenza e defenestrato da un golpe silenzioso, concepito all’ombra dei bigliettoni color verde e benedetto dai soliti noti.
Lugo ha ribadito di non aver voluto trascinare il suo popolo in un bagno di sangue, ma di aver adottato una tattica di resistenza con le armi della democrazia (seppure ridotta e calpestata dalla preponderanza economica e mediatica della destra del Partito Colorado, dei latifondisti e del capitale straniero, in primis nordamericano) e non ha escluso la possibilità di ripresentarsi alle prossime elezioni di aprile 2013, adottando gli stessi cavilli giuridici e procedurali con i quali è stato estromesso dal potere. Altro argomento cardine della Summer School: il rapporto tra la religione e la politica, tra la Chiesa Cattolica e il Potere. Mentre la gerarchia vaticana si è precipitata a riconoscere il nuovo governo del Paraguay e l’Arcivescovo di Asuncion a benedire il nuovo presidente “golpista”, quasi tutta la chiesa di base (anche nelle sue articolazioni pubbliche e ufficiali) ha condannato il golpe e si è stretta attorno a Fernando Lugo, legittimo presidente e non dimenticato pastore della Chiesa Cattolica, quando per lungo tempo è stato vescovo della diocesi di San Pedro, una delle zone più povere e depresse del Paraguay e dell’America Latina.

Tanti altri sono stati i temi toccati e ripresi dalla fervente discussione che ha attraversato questa memorabile edizione della Summer. Quelli della povertà, quelli dei rapporti con le nuove emergenze religiose (pentecostali e carismatici, ma anche le nuove religioni sincretistiche), quelli dell’indigenismo e di come le culture indigene possano giocare un ruolo fondamentale in una nuova prospettiva certamente religiosa, ma soprattutto filosofica, sociale e politica che serva a far uscire questa nostra terra dalla dura realtà in cui i suoi abitanti sono andati a impantanarsi, aggravando a dismisura la disuguaglianza tra nord e sud del mondo, ma anche distorcendo gravemente (novella e letale acquisizione) il rapporto tra l’uomo e la terra che lo ospita.

La Summer School certamente non intende risolvere questi giganteschi problemi. Ma ha avuto il merito di porli davanti agli occhi di tutti e discutendone addirittura con un prestigioso capo di stato (seppur surrettiziamente e, speriamo momentaneamente, allontanato dal suo legittimo posto di comando) senza aprire roboanti tavoli internazionali, ma con voce sommessa quanto forte e chiara.

San Gimignano, 31 agosto 2012






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