Mercoledì, 23 Settembre 2015 05:27

FestivalFilosofia 2015 Ereditare. Un primo comunicato

Scritto da  Gerardo

Si è appena concluso il festivalfilosofia ed è tempo di bilanci.
Condividiamo con i nostri lettori un breve comunicato, in attesa di una più articolata riflessione, cui ci riserviamo di dare spazio nei prossimi giorni.



"Ereditare”, il tema scelto per questa edizione del Festivalfilosofia, richiama necessariamente considerazioni sulla storia e sul fluire biologico del vivente, e si inserisce in quella serie di riflessioni che trovano campo, per dirla con Wittgenstein, nella "corrente della vita".
Se poi, questo tema, lo pensiamo nei termini dell'eredità sociale, allora arriviamo dritti alla “tradizione” (la paràdosis greca di platonica e aristotelica memoria), soggetto caldo sul quale filosofi e scuole filosofiche si sono scontrati e accapigliati da quando il pensiero o per vie orali o per altre innumerevoli vie si è propagato.
In realtà, la direzione scientifica del Festival non mirava a questo - o almeno non a questo soltanto.
“Ereditare” (termine che ha a che fare con passato presente e futuro) è stato usato come passepartout per affrontare svariate questioni a partire dal “senso del tempo”, passando attraverso un attento esame di quello che significa oggi “generazioni”, il “trasmettere-apprendere”, il “Cultural Heritage”, il “debito”…
E per quanto riguarda il futuro: che pianeta lasciamo in eredità ai nostri discendenti?

Come si vede, si è trattato di un programma ricchissimo, sul quale i relatori intervenuti - dagli "organizzatori" Bodei, Gregory e Augé, ai fisici quantistici Mauro Dorato e Vincenzo Barone, al filologo classico Maurizio Bettini, allo storico della Chiesa Alberto Melloni, oltre agli habitué: Bauman, Galimberti, Curi, Cacciari, Vandana Shiva, Vegetti, Berti - si sono mossi da par loro.

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