COMUNICATO STAMPA
Secondo appuntamento presso la Sala STET del Politeama di Poggibonsi con la sezione dedicata agli incontri del vasto programma culturale predisposto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Poggibonsi e che ha per titolo “Hostis. Il nemico e l’ospite: esperienze della stranierità”. Protagonista del secondo incontro Piero Boitani, anglista, comparatista di fama internazionale, docente presso “La Sapienza” di Roma con la lezione conferenza dal titolo: “Chi sei? Di che stirpe sei? Straniero e ospite nella letteratura. Una sguardo d’insieme dai Greci al Novecento”.
In realtà Piero Boitani ha iniziato la sua lezione partendo dalla Bibbia e in particolare con la parte più antica della “Genesi” nella quale Abramo e Sara sono visitati dall’ospite più perturbante che si possa avere: Jahvé, il Dio dal nome impronunciabile, il primo e supremo straniero di tutta la letteratura occidentale. Da questo episodio si sono dipanati tutta una serie di “figure” capitali della letteratura e cultura occidentale: il Gesù dei Vangeli, l’Odisseo dei poemi omerici, il vecchio (Ancient) marinaio di Coleridge, lo straniero di Camus, il Godot di Beckett.
Questa turbinosa carrellata (che con Mersault e Godot giunge a preconizzare una stranierità radicale estrema) per dimostrare che la primeva stranierità di Dio si riverbera sull’uomo. Siamo tutti stranieri. La terra non è nostra. Ci è stata data in prestito. Anche se ce ne dimentichiamo spesso. Questa comune stranierità abolisce le differenze e ridicolizza qualsiasi affermazione di superiorità.
Boitani ha terminato la densa e bella lezione con un suo racconto nel quale fa incontrare Abramo e Ulisse, due punti sotto un grande e frondoso albero, che non riescono a formare una retta ma si sfiorano come una tangente.
Una foto di Boitani e Ceccherini durante la conferenza:
