Indifferenti mai. La testimonianza dei preti operai nella Toscana terra di diritti
Sabato 4 dicembre 2021, Sala del Consiglio Comunale di San Gimignano
Nel 1950 don Bruno Borghi (1921-2006) riesce ad entrare nella fonderia della Pignone. È il primo prete operaio italiano. Dall’estate del 1956 don Sirio Politi (1920-1988), fino all’anno prima parroco di Bargecchia, una piccola frazione collinare del comune di Massarosa, si stabilisce nella Darsena di Viareggio, in un piccolo edificio trasformato in una chiesina che si affaccia sul Canale Burlamacca, e lavora come scaricatore di porto.
A loro si uniranno altri preti nel coniugare il sacerdozio con il lavoro nelle officine e/o nei campi come braccianti. Ad esempio don Renzo Fanfani che si fa operaio, ma anche artigiano come fabbro ferraio. Oppure don Beppe Pratesi prima bracciante agricolo e poi operaio, ma anche attivo nella sanità, nella scuola, nel volontariato. Ancora: don Beppe Socci che riuscì a farsi insieme ad altre esperienze di lavoro anche emblematicamente pescatore!
Politi, Socci, Borghi, Fanfani, Pratesi (e altri che hanno seguito le loro orme) hanno interpretato il ruolo pastorale con naturalezza sostentati dal caldo e appassionato humus toscano e da uno spiccatissimo senso di empatia verso l’altro, stando sempre dalla parte degli ultimi, in mezzo agli ultimi: operai e contadini appunto, ma anche handicappati, disabili, carcerati, tossicodipendenti, alienati mentali, immigrati. In lotta perenne contro quello che discriminava e discrimina. Vedendo negli emarginati, nei segregati, nei ghettizzati l’immagine e la carne del Cristo. Un Cristo non icona immobile ma realtà vivente. Strenui combattenti per i diritti di tutti costoro ma implicitamente di tutti. Rispondendo senza infingimenti al dettato evangelico:
“Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi” Matteo 25, 35-36.
Fervide esperienze nate in terra di Toscana a partire dagli anni ’60: lievito, impulso e stimolo per la crescita sociale, civile, politica e religiosa di tutta la comunità regionale ma non solo.
Nel 2021 sono usciti tre libri che raccontano alcune di queste storie:
- Con tutto l’amore di cui siamo capaci. Il nostro modo di essere preti. Conversazioni di Beppe Pratesi e Lucia Frati con Antonio Schina, Centro di Documentazione di Pistoia, 2021
- Beniamino Deidda, Basta un uomo. Vita di Bruno Borghi, Edizioni delle Piagge, Firenze 2021
- Paola Sani, Renzo Fanfani. Prete operaio. Con antologia degli scritti (1969-2011). Gabrielli Editore, Verona 2021
Il seminario cercherà, attraverso un approfondimento di queste opere e di altre uscite in precedenza, attraverso il coinvolgimento degli autori e dei protagonisti, di far conoscere le esemplari vicende umane e spirituali dei preti operai toscani.
Avvertenza: il titolo del seminario è stato mutuato dal libro di Alberto Belletti Indifferenti mai. L’ARCA di Viareggio da don Sirio Politi a don Beppe Socci, Pezzini, Viareggio 2013.
PROGRAMMA
Ore 9.30 Saluto di Andrea Marrucci, Sindaco di San Gimignano/Presidente CISRECO
Saluto delle Autorità Regionali
Ore 10.00 Arnaldo Nesti, Direttore Cisreco e Coordinatore del Seminario, Introduzione ai lavori
Prima sessione
Chairperson Alessandro Anderle
Ore 10.15 Pietro Domenico Giovannoni, Per una introduzione storica
Ore 10.45 Isabella Pera, Sirio Politi
Ore 11.15 Paola Sani, Renzo Fanfani
Ore 11.45 Discussione
Ore 12.30 Pausa pranzo
Seconda sessione
Chairperson Gerardo Fallani
Ore 14.30 Beniamino Deidda, Bruno Borghi
Ore 15.00-16.30 Testimonianze di Beppe Pratesi e Lucia Frati, Padre Silvio Lancisi, don Fabio Masi (online), don Luigi Sonnenfeld (online) e altri
Ore 16.30 Discussione
Ore 17.00 Arnaldo Nesti, Conclusioni
Scarica o leggi il dépliant del seminario di studi sui preti operai.
Nota bene
Posti in presenza contingentati. Green Pass obbligatorio.
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