Quali i prossimi sviluppi dopo le dimissioni di Ratzinger?
Davanti a questa tematica che ogni giorno appare sempre più complessa, Religioni e Società ha programmato di preparare un apposito numero che uscirà verso giugno dal titolo emblematico Habemus Papam, con contributi originali assai stimolanti.
Nell'attesa, una breve cronaca dall'ambiente.
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Giovedì, 14 Febbraio 2013 21:11

La forza del servizio nel deserto di oggi


Con questo brano, non un'intervista ma una riflessione, di Pietro Barcellona, che si interroga sul significato che si può provare a dare "a questo fatto così enorme", si chiude il ciclo di tre interventi annunciato.
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Ecco dunque la seconda intervista, di Luca Liverani a Zygmunt Bauman, incontrato a Roma al convegno organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus, per riflettere sul tema "Verso un nuovo umanesimo".
In questa occasione, il filosofo e sociologo polacco ha provato a ragionare sulle motivazioni che hanno spinto il Santo Padre a una decisione epocale.
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A partire da questo intervento, proponiamo un trittico di interviste, che abbiamo ricevuto da  antichi amici, per il tramite di Vittorio Campanelli.
La prima è l'intervista di Daniele Zappalà a Julia Kristeva, poliedrica scrittrice, saggista, linguista e psicanalista francese di origine bulgara, fra gli intellettuali europei più citati e studiati nel mondo.
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Giovedì, 14 Febbraio 2013 02:23

La responsabilità di Benedetto XVI


Da “PENSIERI IN LIBERTA’ N. 32”, riportiamo alcune considerazioni di Domenico Pizzuti, in prima e seconda battuta, sul gesto di dimissioni o di rinuncia di Benedetto XVI.
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Giovedì 14 febbraio 2013, ore 9:30, nella Sala Capitolare del Senato della Repubblica, si terrà una presentazione del volume Luigi Berzano, Credere è reato? Libertà religiosa nello Stato laico e nella società aperta (ed. Il Messaggero, Padova 2012).
Nel seguito, altri dettagli e la locandina da scaricare.
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Diamo notizia di questo apprezzamento, peraltro molto diffuso, che sembra consegnare alla memoria la figura di un papa della modernità (E. Mauro), un innovatore. Vi è da dire che l'auspicio di dimissioni era stato più volte espresso dall’International Movement We Are Church - in particolare nella fase finale della malattia di Giovanni Paolo II. D'altronde, dopo i lunghi anni di lavoro al Sant'Uffizio, in cui Joseph Ratzinger aveva trattato le conseguenze del Vaticano II, nonché gli animi della Teologia della Liberazione, nel ruolo di pontefice aveva invece potuto permettersi di mostrare il lato mite dell'anziano prelato, in pensione nella vigna del Signore.
Da qui puoi leggere tutto l'articolo di Noi Siamo Chiesa.
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Vittorio Bellavite, a nome del Comitato Promotore, ci ha inviato la convocazione e il programma dell'assemblea nazionale a 50 anni dalla firma della Pacem in terris. Si terrà il 6 aprile a Roma (l'enciclica fu firmata l'11 aprile 1963)
Questa convocazione fa seguito a quella dello scorso 15 settembre, a 50 anni dall'inizio del Concilio, che si tenne a Roma all'Istituto Massimo, con l'adesione di 105 associazioni e di 28 riviste e la partecipazione di 800 persone che si richiamano al messaggio conciliare.
In allegato, la convocazione all'assemblea.
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Si ricorderà il film di qualche anno fa, sulle famigerate “lavanderie di Magdalene”, dove ragazze madri, “devianti” o abbandonate erano impiegate senza essere pagate. Non ultimo a colpire, dolorosamente, il fatto che queste lavanderie sono state attive fino 1996.
La dura realtà: delle undicimila ragazze censite come recluse negli istituti ne sono rimaste in vita un migliaio. Le altre diecimila, se non altro, a differenza dei desaparecidos, ai quali più che alla Shoà si avvicinano nel numero, hanno almeno ricevuto sepoltura.
Da blitzquotidiano.it, l'articolo che riportiamo qui nel seguito.
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Martedì, 05 Febbraio 2013 00:42

Che ogni giorno sia il 27 gennaio


Da ildialogo.org, segnaliamo l'editoriale di Giorgio Langella, dal titolo "Che ogni giorno sia il 27 gennaio". Una riflessione sulla giornata della memoria.
L'incipit: "Sessantotto anni fa, il 27 gennaio 1945 le truppe dell'armata rossa entrarono nel campo di sterminio nazista di Auschwitz e liberarono i sopravvissuti di quello che fu un progetto di distruzione e morte che non ha eguale nella storia recente e antica. Non fu solo una "follia" ma un sistematico e voluto "sonno della ragione" risultato di quell'ideologia fascista e nazista nata e cresciuta in nazioni che erano considerate 'culla della civiltà'."
Da qui, puoi leggere tutto l'articolo.
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