Lunedì, 03 Agosto 2009 17:10

Summer School 2009. L'abstract dell'intervento di Valeriy Mikhailenko

Scritto da  Gerardo

XVI International Summer School on Religions:
Il colore della pelle di Dio. Forme del razzismo contemporaneo
San Gimignano (Siena), 28 agosto – 1° settembre 2009
Nel seguito puoi leggere l’abstract di Nuovo razzismo: il fenomeno dell’immigrazione contemporanea in Russia (Valeriy Mikhailenko) e la scheda del suo autore.
Questo intervento è in programma sabato 29 agosto alle ore 9:30.
Da qui, puoi leggere o scaricare la versione PDF del programma completo.


Valeriy Mikhailenko: Nuovo razzismo. Il fenomeno dell’immigrazione contemporanea in Russia

Dopo la dissoluzione dell'URSS lo spazio post-sovietico è divenuta una delle zone di più intensa immigrazione. Per esempio dopo il 1989 la Russia sola ha ricevuto 13.3 milioni dei immigrati. Nel mondo la Russia occupa il secondo posto dopo gli Stati Uniti nel campo della immigrazione.
In maggior parte l'atteggiamento dei russi a confronto degli immigrati dipende dall'identità etnica. Nel periodo sovietico l'identità etnica è stata sottomessa dalla pressione internazionalista. È nato il cosiddetto "homo sovieticus", il quale non aveva le radici etniche ma anche non aveva l'identità civile, la coscienza civile ecc. In molti paesi europei la nascita dello Stato nazionale è stata accompagnata dall’ auto-gestione del popolo. In risultato la identità statale e la identità civile si formavano nel modo equivalente. Invece durante la formazione dello Stato Russo l'identità statale prevale di fronte dell'identità civile. Così “l'idea russa” contemporanea si forma come etnico-statalista ma non come civile. Circa il 40% dei russi credono che l'influenza della cultura e lingua straniera lede gli interessi nazionali.
Così si forma il paradosso famoso: da una parte la popolazione della Russia diminuisce in modo permanente (circa un milione all'anno) e il paese ha bisogno di sostituire la forza lavoro necessaria. D’altra parte grazie a un più alto livello della vita in Russia esistono risorse permanenti e in gran quantità di manodopera nei paesi vicini dove abitano i nostri ex-cittadini. Secondo le previsioni nel 2050 la popolazione della Russia sarà di 100 milioni, nel 2100 di 70 milioni.
Nonostante il grande bisogno di risorse umane la politica del governo russo nel campo dell'immigrazione è molto contraddittoria.
Esiste un codice della gestione dei processi d'immigrazione ed altri documenti ufficiali, ma quasi tutti chiedono di migliorare la politica d'immigrazione.
In realtà esistono due vie nel campo d'immigrazione: la prima via è l'impostazione di restrizioni; la seconda via è la stimolazione di immigrazione. Tra queste può essere la via intermedia – la selezione dei immigranti. In ogni caso la politica statale deve essere molto più responsabile.
La stimolazione di immigrazione può significare che alla metà del questo secolo gli immigranti costituiscono 30% della popolazione, alla fine del secolo il 50%.
La parte numerosa dei russi ha paura di "bomba etnica". Per esempio, un politico, Yuri Krupnov, afferma che l'immigrazione di massa è "più effettiva arma antropologica nelle condizioni della guerra non dichiarata".
In realtà l'oggetto principale del controllo da parte dello Stato è l'immigrazione illegale.
Ma in realtà possiamo dire che esistono i fatti del "razzismo nuovo" da parte dello Stato e dai singoli russi verso gli immigranti. Possiamo dire che esiste la discriminazione economica, politica, umana verso gli immigranti e di più gli atti di violenza contro di loro. Nel 2008 si sono registrati 632 immigranti feriti e e 67 uccisi. Per la verità il livello della criminalità è molto alto tra gli immigrati: sono stati stimati 54 mila atti criminali.
Anche il costo basso di manodopera dei immigranti provoca problemi ai lavoratori russi, i quali hanno perso il lavoro. Nel 2008 le rimesse dei denari dei immigranti dalla Russia compongono in Azerbaigian - 1,4 mlrd doll, in Armenia - 1,3, Bielorussia - 0,35, Kazachstan - 0,25, Kirguizia - 0,7, Moldavia - 1,55, Tajikistan - 1,75, Ukraine – 5. Circa 20% dei migranti prendono lo stipendio 500-600 dollari al mese. Circa 13% - 300-400 dollari al mese.
Nonostante che gli stessi russi non vogliono fare il lavoro “nero” dei immigranti. La crisi provoca l'aumento di xenofobia nella società russa. Durante gli ultimi dieci anni la percentuale dei russi chi appoggiano l'idea "Russia per i russi" è aumentata dal 46% al 55%. Più di 300 gruppi radicali proclamano idee ultra nazionalistiche.
Gli esperti considerano che la Russia si stia muovendo verso una deriva pericolosa.



Valeri Mikhailenko è nato 23.08.1946 in Novosibirskaia, la Federazione Russa. Dal 1964 è studente della facoltà di storia dell’ Università Statale degli Urali "Gorkij" di Ekaterinburg; si è laureato in Storia presso la stessa Università; dal 1968 è assistente; dal 1978 docente; dal 1986 professore ordinario della cattedra della Storia moderna e contemporanea. Nel periodo 1990-1994 è Preside della facoltà di storia.
Dal 1993 è professore ordinario di Teoria e Storia delle Relazioni Internazionali nell’ Università Statale degli Urali e Preside del Dipartimento delle Relazioni Internazionali presso la stessa Università. Ha organizzato il nuovo direzione scientifico - studi della civiltà italiana - nell’Università e dal 1993 è Direttore del Collegio Italiano di studi medio-superiori ed universitari. Dal novembre 1996 è il Direttore del Centro della documentazione di Comunita’ Europea, dal 2001 è il Preside della Facolta' di Relazioni Internazionali, anche dal 2003 è il Direttore del ’Istituto del perfezionamento dei professori e dei docenti della stessa l’Iniversita’. Gli argomenti di lezioni: storia dei paesi occidentali, storia dell’Italia Contemporanea, storia delle Relazioni Internazionali e politica russa contemporanea, filosofia della politica, storia del pensiero storico e delle dottrine politiche, storia e politica dell’Italia moderna e contemporanea. è stato borsista presso le facoltà di Lettere e Filosofia e di Scienze Politiche dell’Università "La Sapienza" di Roma negli anni 1977 e 1978, con i capi di ricerche –Prof. Renzo De Felice e Prof. Pietro Pastorelli. Ha tenuto lezioni di Storia russa, sui problemi costituzionali, sulle relazioni interetniche, sul regionalismo e la riforma dello Stato nella Russia contemporanea, presso l’Università "La Sapienza" di Roma, l’Università di Milano, l’Università di Pisa, l’Università di Bologna, l’Università di Sassari, l’Università di Catania, la Scuola Superiore Normale e la Scuola Superiore S. Anna di Pisa, l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano, istituti medio-superiori di provincia di Ragusa.
è Presidente del Comitato di Ekaterinburg Dante Alighieri, è membro della Presidenza dell’Associazione dei scambi culturali con l’Italia, presidente dell'Associazione delle Ricerche Europei (distretto Urali), vice-presidente dell'Associazione Internazionale IUS PRIMI VIRI, il membro del Comitato scientifico della Rivista “Nuova Storia Contemporanea” (Italia).
E’ decorato in Ordine dell’ Amicizia dei Popoli (1995).
E-mail: valeri.mikhailenko @ usu.ru

Fra i lavori principali:
(1985) La storiografia italiana sull’origine del fascismo. Sverdlovsk.
(1987) Il Fascismo italiano: le questioni principali della storiografia. Sverdlovsk.
(1988) Monaco e la politica estera fascista italiana. In: Monaco - la vigilia della guerra. Mosca.
(1993) "Idea russa" e nuovo ordine europeo. (Con P.Ungari ed E. Ripepe).Pisa (in italiano).
(1993) La natura dei conflitti sociali e i diritti umani nella Russia contemporanea. In: The Decade of Human Rights education. Roma.Presidenza del Consiglio dei Ministri ( in italiano).
(1993) Il fascismo e il problema della modernità. In: Le Relazioni Internazionali alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Ekaterinburg.
(1995) Il lavoro promozionale ai diritti umani in Russia.In: La ricerca di strategie comuni per l’alfabetizzazione dei diritti umani.Roma: Presidenza del Consiglio dei Ministri. ( in italiano)
(1995) Centro e periferia nello stato russo. In: Relazioni Internazionali. Milano. Agosto ( in italiano)
(1996) Centro e periferia nello stato russo. In: Relazioni Internazionali. Milano. Gennaio ( in italiano).
(1996) L'Educazione ai diritti umani in Russia nel periodo transitorio. In: I Diritti umani come fondamento politico per una coscienza democratica: Priorità d’intervento. Roma,1996 (in italiano).
(1998) Teoria delle Relazioni Internazionali. Ekaterinburg.
(1999) La Russia vista dal di dentro// Pagine dal Sud. (Italia).1999. Dicembre (in italiano).
(2000) The Soviet Foreign Policy in the East Europe, 1918-1991. Vilnius, 2000 (in inglese).
(2000) La Russia dopo le elezioni// Pagine dal Sud. (Italia) (in italiano).
(2002) Il posto della Russia nel Nuovo Sistema Mondiale della Sicurezza//Jean Monnet Working Papers. June 2002. # 43. http: // www.fscpo.unict.it/EuroMed/cjmhome.htm (in italiano)
(2003) Russia in the New World Order: Power and Tolerance in Contemporary International Relations//Demokratizatsiya. The Journal of Post-Soviet Democratization (USA). Vol. 11, Number 2. Spring 2003 (in inglese).
(2004) Il separatismo etnico ed I diritti umani//La sovranita’ della dignita’ umana nella convenzione europea sui diritti umani. Roma, 2004(in italiano).
(2006) The Moon with Mars and Venus in the Background: Russia in Contemporary Global Politics//International Relations and Foreign Policy in XXI century. St.Petersburg State University Press, 2006 (in inglese).
(2006) La politica europea dell'URSS in 1945-1953. Ekaterinburg, 2006 (in russo).

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