Il prof. Corrado Corghi ci fa giungere questa lettera, indirizzata all’On. Vincenzo La Russa, che volentieri pubblichiamo.
Ricordiamo che recentemente Corghi ha pubblicato un importante volume, dal titolo: “Mondo democristiano e mondo cattolico nel secondo novecento italiano”.
All’Onorevole prof. Vincenzo La Russa
Illustre Onorevole,
Ho acquistato oggi il Suo volume sulla personalità di Amintore Fanfani e vedo citato il mio nome a pag. 235-6 ma in modo storicamente non esatto.
Infatti, non fu un prete della mia diocesi di Reggio Emilia e tanto meno “un impiegato della S. Congregazione” ma fu il Vescovo mons. Socche che mi interrogò a Roma in un locale della Conferenza Episcopale e mi accusò di aver dato scandalo alla comunità cattolica sia con l’opposizione al governo Tambroni sia con la mia partecipazione ai funerali civili degli uccisi dalla polizia a Reggio il 7 luglio. Il Vescovo aveva prima interpellato l’Onorevole Salizzoni vice segretario del partito sul mio comportamento in direzione e aveva richiesto di leggere i verbali direzionali, con ferma opposizione di Salizzoni. Il Vescovo concluse la sua requisitoria avvertendomi che avrebbe riferito alla S. Congregazione per un’indispensabile condanna. Il fatto venne subito da me riferito a Moro che ritenne necessario un pronto intervento in Vaticano in considerazione della mia appartenenza alla Direzione Centrale della DC.
Questo è per la verità. Mi auguro che la ristampa veda modificata quanto da Lei pubblicato nei miei riguardi.
N.B. Stefano Cavazioni era reggiano e non milanese e collaboratore di don Orione (p. 19)
Accolga il mio cordiale soluto.
Prof. Corrado Corghi
Reggio Emilia, 28 novembre 2006