Giovedì, 06 Agosto 2009 19:55

Summer School 2009. L'abstract dell'intervento di Elena Zapponi

Scritto da  Gerardo

XVI International Summer School on Religions:
Il colore della pelle di Dio. Forme del razzismo contemporaneo
San Gimignano (Siena), 28 agosto – 1° settembre 2009
Nel seguito puoi leggere l'abstract dx La pratica religiosa come strategia di resistenza culturale alla violenza simbolica del processo migratorio. Il caso della comunità cattolica filippino-romana, Banal Na-Pag-Aaral (Elena Zapponi) e la scheda della sua autrice.
Questo intervento è in programma domenica 30 agosto, a partire dalle ore 9:30.
Da qui, puoi leggere o scaricare la versione PDF del programma completo.


Elena Zapponi: La pratica religiosa come strategia di resistenza culturale alla violenza simbolica del processo migratorio. Il caso della comunità cattolica filippino-romana, "Banal Na-Pag-Aaral"

Nell’ambito della Summer school su razzismo e religione la riflessione proposta si incentra sulla religione come fattore di dis/integrazione sociale.
In questa prospettiva, saranno avanzate ipotesi e riflessioni a partire da uno studio empirico, il caso della comunità cattolica filippina, Banal Na-Pag-Aaral. Questo movimento, originario di Los Angeles, oggi trasnazionale, radicato sul territorio italiano, in particolare a Roma e Milano, città in cui l’immigrazione filippina costituisce un fenomeno importante, costituisce un micro-laboratorio di osservazione delle dinamiche etniche di adattamento ai contesti stranieri.
L’analisi delle specifiche pratiche e ritualità messe in scena sul territorio urbano da questo gruppo religioso suggerisce il credere come un fattore di sociabilità collettiva tra cittadini filippini che si costituiscono in comunità nel contesto romano; il carattere “discreto” ed intra nos della pratica religiosa di questo gruppo rappresenta una strategia di distinzione sociale (nel senso indicato da Pierre Bourdieu), di resistenza culturale e di metacommento sociale (Victor Turner) rispetto al contesto straniero in cui l’immigrato vive.
Il caso permette di considerare il ruolo della religione nella formazione di schemi sociali comportamentali i quali confermano la discriminazione determinata dalla propria posizione sociale. L’analisi approfondirà questo nesso religione-identità considerando in particolare la relazione tra la religiosità degli immigrati e il l’istituzione cattolica romana, i luoghi dove avviene la pratica religiosa del "Banal Na Pag-Aaral" e la tessitura di una religiosità ai margini, praticata negli spazi e nei tempi disponibili e liberi dal controllo della società “dominante” in cui si è identificati come immigrati. Di questa religiosità sarà messa in luce l’ambivalenza: da una parte sarà sottolineata la sua funzione rigenerante dal punto di visto identitario, dall’altra il suo costituire un fenomeno di destorificazione (E. De Martino) e di fuga dal proprio quotidiano il quale lascia supporre un’insoddisfazione latente nel processo di adattamento al contesto straniero Si cercherà inoltre di prestare attenzione alle dinamiche di genere ed alla pratica religiosa come strategia simbolica femminile determinante dato il rilievo delle donne all’interno della rete migratoria filippina.


Elena Zapponi, dottore di ricerca in sociologia delle religioni presso l’EHESS di Parigi è attualmente affiliata all’Ecole Normale Supérieure-CNRS/ Groupe Sociétés Religions, Laïcités. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Elena ZAPPONI, 2008, "Pregare con i piedi. In cammino verso Finis Terrae", Roma, Bulzoni; Elena ZAPPONI, 2009, "La recomposition du croire. Pratiques pèlerines vers Saint-Jacques-de-Compostelle", Paris, L’Harmattan-AFSR, di prossima pubblicazione.

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