Giovedì, 13 Agosto 2009 13:49

Summer School 2009. L'abstract dell'intervento di Tonino Perna

Scritto da  Gerardo

XVI International Summer School on Religions:
Il colore della pelle di Dio. Forme del razzismo contemporaneo
San Gimignano (Siena), 28 agosto - 1° settembre 2009
Nel seguito puoi leggere l'abstract di Economia e razzismo in Italia (Tonino Perna) e la scheda del suo autore.
Questo intervento è in programma domenica 30 agosto, a partire dalle ore 15:30.
Da qui, puoi leggere o scaricare la versione PDF del programma completo.


Tonino Perna: Economia e razzismo in Italia

Ci siamo da poco tempo scoperti un paese razzista. Al di là del successo della Lega , un partito con manifeste radici xenofobe , tutti i sondaggi ci dicono che gli italiani sono diventati, in meno di un ventennio, profondamente razzisti. Sugli immigrati extracomunitari si scarica la tensione sociale di un paese in crisi profonda, su tutti i piani : economico, sociale, politico, culturale, esistenziale.

Dando per acquisito il peso che esercitano i fenomeni culturali nel creare una società impregnata di razzismo, con questo contributo si vuole mettere in luce un altro aspetto : le basi socio-economiche del razzismo. Senza cadere nella trappola del determinismo semplificato, è indubbio che ci sia una base strutturale del razzismo che ha a che fare innanzitutto con tre elementi :
a) il mercato del lavoro
b) la mobilità sociale
c) il tasso di crescita dell’economia

In tutti e tre questi “campi “ , nell’accezione di Bourdieu , registriamo oggi una valenza negativa. Vale a dire : tutti e tre questi “campi” sono entrati in una fase di crisi, di regressione, di restringimento dello spazio entro cui operano.

1. Il mercato del lavoro italiano è entrato , dal 2008, in una fase di grave sofferenza sul lato della domanda che sta determinando una crescita esponenziale del tasso di disoccupazione, inoccupazione , precarietà. I lavoratori dipendenti nel settore privato , soprattutto industria, stanno risentendo della Crisi Globale e tendono a difendersi con le unghie e con i denti il posto di lavoro. La minaccia della concorrenza cinese , da una parte, e della concorrenza degli immigrati sul mercato del lavoro dall’altro spingono la classe operaia verso posizioni razziste , ben interpretate dalla Lega che chiede il Protezionismo contro la Globalizzazione e il blocco della immigrazione.

2. La deriva razzista della classe operaia è anche dovuta alla fine della mobilità sociale verso l’alto. Dopo un lungo periodo – dalla rivoluzione industriale agli anni ’80 del secolo scorso- sia pure con fasi di stagnazione la mobilità sociale ascendente ha caratterizzato il modello di sviluppo capitalistico in occidente. Diciamo meglio è stato il suo mastice e la sua forza reale. L’operaio poteva anche stare male , in termini di bassi salari e scarsi servizi pubblici, ma sapeva che se il figlio avesse studiato, si fosse professionalizzato , avrebbe potuto fare il salto di status. E così è stato per una quota rilevante di figli della classe operaia , soprattutto negli anni ’50-’70 . In più, un operaio specializzato poteva anche tentare direttamente il salto di <> passando a fare il piccolo imprenditore. Anche questo fenomeno ha avuto una grande rilevanza , soprattutto nell’Italia Centro-nord-est.
Oggi è saltato questo scenario. L’ascensore sociale si è bloccato e , per molti, ha cominciato a scendere. E la storia insegna che quando si verifica una mobilità sociale discendente crescono le frustrazioni, la gente diventa più egoista e corporativa, ognuno pensa al <>

3. Questo scenario non è passeggero in quanto la Crisi Globale che stiamo attraversando non è una crisi congiunturale. La Borsa potrà riprendersi, i conti pubblici –con grandi difficoltà e tagli nel Welfare- potranno tornare a posto, ma il meccanismo virtuoso che faceva camminare insieme “PIL-Occupazione-Mobilità Sociale Ascendente “ è finito. Così come il ruolo della UE e dell’Occidente nell’ambito della Economia-Mondo . In sostanza, anche il nostro paese si ritroverà con una struttura produttiva ridimensionata e con una grande disoccupazione che sarà difficile assorbire nel medio periodo. In più, i lavori più gratificanti sul piano professionale e economico, tendono a diventare una quota decrescente della domanda complessiva di forza-lavoro.

Quanto sopra visto sinteticamente deve indurci ad una serie riflessione sul rapporto società-economia-razzismo uscendo dai luoghi comuni e dai facili slogan.



Tonino Perna è docente di sociologia Economica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Messina, presidente del parco nazionale dell'Aspromonte, presidente del Comitato Etico della Banca popolare Etica di Padova. Economista e sociologo, insegna Sociologia economica presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Messina e Istituzioni di economia presso la Facoltà di Architettura (corso di laurea in Urbanistica) di Reggio Calabria. E’ direttore del C.R.I.C. (Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione), una ONG attiva in particolare in Bosnia Erzegovina, Albania, Medio Oriente, Eritrea, America Latina.
Si è occupato di lavoro minorile, questione meridionale, rapporto nord/sud e cooperazione internazionale, comportamento dei consumatori, modelli di sviluppo e tutela ambientale, gestione dei parchi e sviluppo locale.
Ha scritto centinaia di articoli sia di carattere scientifico che giornalistico-divulgativo e numerosi saggi tra cui :
"Mercanti, imprenditori, consumatori. Dipendenza e questione alimentare", Franco Angeli, 1984
"Dipendenza e teoria dell’impresa", (insieme a F. Latella), Rubettino ed. , Soveria Mannelli, 1984
"Emergenza e solidarietà internazionale", (con P.L.Trombetta), F. Angeli ed. , 1988
"Lo sviluppo insostenibile . La crisi del capitalismo nelle aree periferiche: il caso del Mezzogiorno", Liguori, Napoli, 1994
"Passage to the West", Dora d’Istria, Tirana, 1995
"Fair trade. La sfida etica al mercato mondiale", Bollati Boringheri, Torino, 1998
"Aspromonte. I parchi nello sviluppo locale", Bollati Boringhieri, Torino, 2002
"Destra e Sinistra nell’Europa del XXI° secolo", Terre di Mezzo , Milano, 2006
"Dell’Usura. Il persistere dello sfruttamento dei bisogni umani" ( a cura di ), Rubettino ed. Soveria Mannelli, 2009

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