Domenica 25 ottobre 2009, don Alessandro Santoro, parroco delle Piagge a Firenze, ha unito in matrimonio Sandra Alvino e Fortunato Talotta. E questa, in sé, neanche sarebbe una notizia. Ciò che la rende tale è che i due coniugi, già sposati civilmente da 26 anni, non rientrano in quanto prevede la legge della chiesa romana […].
Che il matrimonio non sarebbe stato valido e quindi che non andava celebrato l’aveva già detto l'arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori, in una sua missiva diretta a Sandra Alvino dell’ottobre scorso, dopo aver preso atto del suo rifiuto di ''procedere a una verifica della identità sessuale”.
La Alvino, 63 anni, ha cambiato sesso negli anni ‘70 con un’operazione chirurgica e già due anni fa don Santoro aveva cercato di celebrare queste nozze. In quell’occasione fu impedito dall’allora arcivescovo di Firenze Card. Ennio Antonelli, ma ora la decisione è stata di andare fino in fondo.
Ovviamente, non ci sarà troppo da attendere il provvedimento di monsignor Betori nei confronti del sacerdote, che potrebbe arrivare fino alla sospensione a divinis.
Per inciso, nella scorsa primavera, dopo l’aggressione di chiara ed esplicita matrice neofascista/neonazista, la “manifestazione di solidarietà” a don Santoro da parte della Diocesi fiorentina è arrivata solo a fatica e sotto l’incalzare delle domande dei giornalisti.
Stavolta, per una curiosa ironia della sorte, sarà lo stesso Betori a non poter far altro che procedere. E con solerzia!
Chiudiamo con le intense parole del parroco, prima di impartire la benedizione finale:
«Sandra e Fortunato, così come il sottoscritto, sono consapevoli che, quando l’atto sacramentale di oggi arriverà in diocesi, verrà annullato, ma non sarà annullato per noi, per questa comunità, agli occhi di Dio».
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