In questi giorni, navigando per internet ho avuto l'impressione di trovarmi davanti ad un sussulto di avances in nome dell'ateismo. Si è giunti anche alla nascita di un partito politico di democrazia atea.
Che dire? [continua]
La prima osservazione che mi viene di fare è stata quella di riandare a momenti del periodo post risorgimentale quando infuriava la polemica contro le tesi che giustificano il Papa Re. Che dire peraltro della battaglia dell'Asino? Qualcosa rispunterà nel dopoguerra con Don Basilio. C'è un fatto singolare adesso, l'enfasi sull'ateismo. Non si parla di laicismo, ma di ateismo e qui la nuova nota. A ben leggere i commenti però la parola corrisponde al risentimento nei confronti di un religioso invadente che si fa forte dello stato e dei privilegi dell'attuale centrodestra all'italiana con le sue enfasi retoriche. Per rimozione non ci si appella alla critica ma all'esasperato appello alla negazione. Si rivendica l'ateismo e da qui si nega tutto, direi anche… il colore del cielo.
Mi spiace, dal soffocante clericalismo non ci si libera con urla, grida e blasfemie. Peccato,così no, per favore. (A.N.)
Sito ufficiale di "Democrazia Atea"
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