Lunedì, 03 Maggio 2010 16:29

Primo Maggio tra Dio e Mammona

Scritto da  Gerardo

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Stefano Dommi:
Ho sempre avuto il pregiudizio che Matteo Renzi fosse un personaggio "buono" sia per buona parte del centrosinistra che del centrodestra e questo potrebbe essere anche politicamente considerato un merito se egli non finisse per toccare la sensibilità più profonda di parte di quello stesso elettorato che ha contribuito al suo successo.



“Non posso spegnere una città per ragioni ideologiche”, così il Sindaco ha chiosato la decisione di permettere l’apertura ai negozi del centro storico fiorentino il giorno del Primo Maggio, aggiungendo inoltre che mentre per altri tale data rappresenterebbe un'"ossessione" per lui invece tale ricorrenza sarebbe "un sogno".
Mi chiedo cosa avverrà il giorno in cui qualche altro Sindaco deciderà che il Natale non deve essere un'ossessione ma un sogno e che una città non può essere spenta per integralismi confessionali…
Forse in quel caso avranno un sussulto di reazione quelle stesse autorità della Chiesa che finora hanno lasciato passare quasi sotto silenzio il fatto che la logica mercantile abbia avuto il sopravvento sulla Domenica (ma i commessi di negozi o centri commerciali hanno o no il diritto di partecipare alla Messa domenicale nelle loro parrocchie?).
In questi lustri è stato sdoganato quasi di tutto: dal razzismo all’egoismo come valore, dalla mercificazione dei corpi alla volgarità esibita come status symbol.
Ora è la volta di "ostacolare" la Festa del Lavoro proprio in nome del dio Mercato. In quest’ultimo caso specifico sottoporrei alla riflessione del sindaco "ragazzo" un brano evangelico che egli dovrebbe ben conoscere: "Non potete servire Dio e Mammona" (Mt.6,24; Lc.16,13)


STEFANO DOMMI
Scandicci (Firenze)

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