Da Domenico Pizzuti, riceviamo
un'idea per il risveglio della società civile. E ve la presentiamo.
Dai contatti con alcuni amici è emersa l’esigenza di prepararsi alle elezioni comunali della prossima primavera che riguarderanno anche l’Ottava Municipalità. Certo, altri si prepareranno per i loro interessi e sembra necessario non essere assenti da questo agone, affinché le varie esperienze sociali e culturali maturate in questi anni - prevalentemente nell’ambito del Terzo settore - abbiano una proiezione politica almeno a livello di Municipalità. La piccola esperienza tra alcuni cittadini di aggregazione sui roghi tossici indica la possibilità di aggregazione su determinati obiettivi nel confronto con le istituzioni.
Non è un’operazione partitica o legata ad un’eventuale lista civica, ma un convenire come cittadini responsabili, con idee, proposte, programmi, preparazione di eventuali candidati per intervenire almeno nel dibattito pubblico riguardante la qualità della vita o se si vuole una “Scampia felice” , come merita una popolazione che sembra abbandonata dalle istituzioni e strumentalizzata da gruppi di interesse.
Si richiede un’analisi dei bisogni, una verifica di esperienze e progetti istituzionali e non, un’individuazione di concrete politiche almeno per animare una discussione pubblica con i cittadini del quartiere. Non mancano i campi in cui intervenire con la riflessione e le proposte sommariamente indicati di seguito per riempirle di contenuti, secondo le competenze proprie delle Municipalità: politiche di istruzione e formazione delle giovani generazioni; politiche attive del lavoro, educazione e formazione al lavoro; politiche sociali non meramente assistenziali; politiche di sostegno alla famiglia e di aggregazione delle famiglie; politiche urbanistiche; politiche di sicurezza attiva e preventiva; politiche di accoglienza, riconoscimento, e sistemazione civile dei gruppi rom; politiche del tempo libero e così via. Ne bisogna trascurare la promozione dell’aggregazione e relazionalità sociale tra famiglie, gruppi, associazioni ed un operare in rete tra diverse esperienze e progetti per una maggiore efficacia.
Lo scopo ultimo, senza presunzioni di superiorità, è certo la promozione della crescita culturale e civile della popolazione, facendosi soggetti della propria crescita. Oltre alla nostra capacità, per i vari settori ci potranno aiutare esperti per la formazione almeno di un manifesto o programma da far intervenire nella pubblica discussione.
L’estate è un’occasione per riflettere su questo progetto, che è nelle cose se vogliamo realizzarlo. Il sottoscritto in quest’occasione si è fatto solo portavoce di un’idea, di un progetto, perché ci sta a cuore una Scampia felice. A settembre la verifica dell’idea e l’individuazione dei passi da realizzare in questa direzione per assumerci le responsabilità di un’élite culturale e sociale che in qualche modo vuole essere dirigente in spirito di servizio.
Napoli, 15 luglio 2010