Lunedì, 13 Settembre 2010 00:52

Appunti e note di lavoro

Scritto da  Gerardo

Suggestioni dalla cronaca. Su Fini e oltre.
Già pensando alla Summer school 2011, con ancora in mente il mancato appuntamento con Fini per l’edizione 2010, da poco conclusasi, il Direttore condivide qui alcuni appunti di lavoro, che muovono dalla nostra attualità politica, si allargano in uno sguardo su altri paesi (Brasile, Surinam), per tornare da queste parti, a Castel Volturno, in particolare.
Buona lettura!



Fini "rosso"?
Lo avremmo voluto chiedere a lui stesso, nelle giornate di S. Gimignano.
Sfogliando i giornali, c'è la caricatura di un Fini rosso, passato alla sinistra: è un netto espediente propagandistico dei giornali asserviti a Berlusconi. Osserva C. Maltese: "La verità è che
quanto Fini va dicendo da mesi e da anni sulla laicità sulla legalità,sulla giustizia e sull'immigrazione è del tutto simile alla posizione di una Merkel. Il fatto che questo suoni come roba di sinistra a milioni di italiani di destra evidenzia il grado di regressione imposto dal berlusconismo".
L'autoritarismo e la fede nel caudillo sono tratto prevalente dell'elettorato italiano di destra. È singolare che a porre la questione di una destra moderata, laica, europea sia proprio Fini, il figlio di un socialista che scelse il mito miserabile della repubblica di Salò.
Se avrà successo, come noi auspichiamo, il progetto è destinato a rivoluzionare l'intera politica e ad avviarla verso un autentico bipolarismo democratico.
Nell'Italia dei "Don Rodrigo e Co.", come sarà possibile cambiare l'Italia dei Balducci, di quelli della cricca, con in testa un paese analogo a quello di Don Rodrigo e del Conte Zio, assecondati da astuti azzeccagarbugli, di manzoniana memoria? A quel mondo va opposto il richiamo alla legalità, consci della necessità di mantenere uno stato di diritto, con la difesa delle sue leggi.

Mangia, prega, ama ecc.
Le cronache cinematografiche parlano di una pellicola brasiliana, "Mangia, prega, ama", interpretato anche da Javier Bardem. Parlando di sé afferma di considerarsi un tipo spirituale. "Ma non credo in Dio". Nella vita, egli pensa che tutti abbiamo una nostra via di fuga personale che poi ti restituisce temprato alla tua vita di tutti i giorni. In fondo a proposito della fede: "Io credo in Al Pacino, lui è la mia religione". Che dire di queste battute? Le ritengo comunque più interessanti di quanti si danno un’appartenenza ma che poi ritengono normale soffiare sul fuoco del razzismo. La crisi internazionale crea in certi strati della nostra società la voglia di esorcizzare il male. L'impero del male sovietico non c'è più quindi si cerca i male all'interno, negli altro, nei diversi. Le idee di ultradestra prendono piede nel cuore della società.

Uno sguardo al Surinam
Le vie della vita sono sorprendenti. Desi Boterse, un golpista, trafficante responsabile di omicidi negli anni Ottanta, torna alla guida in Surinam, alla guida dello stato grazie ad un libero voto. Una megacoalizione ha aggregato politici di ogni posizione politica. Quali gli sviluppi? Sarà opportuno tener d'occhio questo stragista in carriera.

Per un viaggio nell'Italia del futuro
Questo notiziario vorrei farlo con uno sguardo alla zona di Castel Volturno, dove due anni fa si è data la strage dei ghanesi, quando la camorra volle mettere in chiaro che comanda da quelle parti. Furono uccisi come si ricorderà cinque africani quattro dei quali erano evangelici. Consiglierei adesso un viaggio fra le comunità nere non cattoliche che in terra di camorra sono un significativo laboratorio dell'Italia futura. Qui evangelismo e pentecostalismo sono l'acqua che spegne la polvere della Gomorra africana. Raccomando la lettura dell’articolo apparso su Venerdì di Repubblica del 10 settembre. Merita di riparlarne anche in vista della prossima Summer School 2011.
Letto 474 volte
Vota questo articolo
(0 Voti)
Devi effettuare il login per inviare commenti