Presentiamo l'articolo di
Angelo Bertani, apparso in "Europa" del 17 dicembre 2010, in cui si traccia una rassegna di varie voci della stampa che si interrogano su "quale Chiesa guardare?"
I report dell’ambasciata Usa non danno un’immagine simpatica del Vaticano e degli ambienti romani («I nervi scoperti» di Massimo Franco, Corsera 12 dicembre). Ma anche tra i cattolici nascono interrogativi. Giorni fa, i fedeli uscendo dalla parrocchia commentavano la preghiera che invocava: «Perché la Chiesa sia nel mondo segno di speranza capace di far scaturire la gioia dal cuore dei fedeli...e perché siano incoraggiati e non cedano alla sfiducia coloro che operano per la pace e il bene dell’umanità...». Alcuni, non solo giovani, ripetevano: «Sì bisogna proprio pregare, perché oggi la Chiesa non è capace di far scaturire gioia e speranza dal cuore dei fedeli laici...anzi!».
Ma a quale Chiesa guardare? I giornali avevano dato spazio al pranzo tra il cavalier Berlusconi e il cardinal Bertone. «Al premier: Bertone conferma la sintonia, Bagnasco assente» (Il Sole 24Ore, 10 dicembre. Anche La Stampa: «Via libera al Cavaliere»).
Sabato si diceva che Ruini prende le distanze da Casini: «Non lo capisco più questo ragazzo »; e subito Avvenire criticava il leader dell’Udc, (Galeazzi su La Stampa, 11 dic). Certo Berlusconi promette: «non agiremo mai contro il Vaticano» (M. Ansaldo, Repubblica 10 dicembre). Ma Navarro Valls, portavoce della Santa Sede dal 1984 al 2006 che si definisce un «tifoso della laicità», commenta: «Il fenomeno WikiLeaks non è una violenta patologia del mondo della comunicazione, ma l’impossibilità della vecchia politica di essere adeguata a una realtà in cui tutto può essere rivelato, ogni cosa può essere affissa nel virtuale» (Repubblica, 10 dicembre). Insomma: «Male non fare, paura non avere». Questa è la ricetta, altro che i traffici per comprar voti e adulterare la comunicazione! A Milano il cardinale Tettamanzi ha esclamato: «Prego perché non si sovrapponga genericamente a tutti gli immigrati la categoria della delinquenza». E poi: «Noto come spesso ci si accanisca contro i nomadi per rendere ostile – a tutti i costi – il terreno in cui vivono, impedendo l’integrazione di chi vuole intraprendere percorsi di legalità e cittadinanza...». Infine, citando un attualissimo Sant’Ambrogio: «Ti sembra forse libero chi compra i voti col denaro?».
A Brescia la giunta di centrodestra (che si pretende vicina al mondo cattolico!) caccia gli accattoni e li rispedisce in Romania; e il vicesindaco, leghista, spiega «ho ripulito la città per Natale!» (La Stampa venerdì 10 dicembre). Ma su Missione Oggi (dicembre 2010), in un dossier su Lega e Chiesa, il teologo Giannino Piana, ammonisce che nel giorno del giudizio saremo giudicati «perché...ero straniero e mi avete accolto».