Lunedì, 21 Marzo 2011 00:29

Una moschea a Firenze

Scritto da  Gerardo

Il Direttore di ASFER, Religioni e Società e del CISRECO esprime chiaramente e nettamente la sua solidarietà con l'Iman di Firenze, in merito alla piega "provinciale" che sta prendendo la discussione sulla moschea da costruire in questa città.




Caro Iman,
arrivando stasera a Firenze e leggendo la stampa di oggi, 20 marzo, sento il dovere di uscire dal silenzio e dare a voce alta il mio consenso a che anche Firenze possa avere una nuova moschea idonea a rispondere alle necessità dei credenti di fede islamica.
Credevo che su questo punto ci fosse il consenso di tutti quelli che, cattolici o no, fossero rispettosi della libertà religiosa, attenti alla libertà di coscienza, e quindi rispettosi delle concrete forme con cui essa si realizza nel tempo.
Leggo però che le cose non stanno così. Se da una parte, tramite il recente libro di Riccardi su Giovanni Paolo II°, che ho tra le mani, si sottolinea il valore di svolta dell'incontro delle religioni di Assisi, mons. Betori in una prospettiva, mi si permetta di usare un termine che non vuole essere irrispettoso, provinciale, per di più autoattribuendosi la preoccupazione di una città come Firenze nel mondo di oggi, si oppone.
Caro Ezzedin ti prego di gradire il sostegno, modesto ma sincero, del Centro Internazionale di Studi sul Religioso Contemporaneo (CISRECO), con sede a S. Gimignano, e del gruppo redazionale di "Religioni e Società", rivista, come sai, attenta a leggere il fenomeno religoso nei suoi molteplici risvolti.

Cordialmente
il direttore Arnaldo Nesti

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