Martedì, 12 Aprile 2011 21:04

Germania: lezioni di civiltà

Scritto da  Gerardo

Con piacere condividiamo l'articolo di Alessandro Alviani, apparso su "La Stampa" dell'11 aprile, dal titolo Germania, fuga dalle chiese.
La radice del termine sobrietà indica equilibrio, buona distanza. Il contrario di ossessione e, vorremmo dire, puntigliosità, morbosità, patologia.
Insomma, i tedeschi, da par loro, danno dimostrazione di sobria rilassatezza e affrontano il problema con calma e serenità.
Non vuoi più essere cristiano di fronte allo stato (laico)? Semplice... Per lo Stato tedesco occorrono pochi minuti. Per la coscienza individuale è un'altra cosa, certo. Ma su questo, in uno stato libero, ci si guarda bene dal metterci il naso.
Germania, fuga dalle chiese
di Alessandro Alviani
in “La Stampa” del 10 aprile 2011

In Germania bastano una carta d’identità e dieci minuti di attesa dietro la scrivania di un funzionario della pretura o dell’ufficio dello stato civile per abbandonare la Chiesa cattolica. L’anno scorso, sull’onda dello scandalo dei preti pedofili che ha travolto numerose diocesi, i tedeschi che si sono presi quei dieci minuti di tempo sono stati molti più del solito: secondo un’indagine pubblicata sul supplemento «Christ & Welt» del settimanale «Die Zeit» ammontano a circa 180.000, oltre 50.000 in più del 2009. Il dato ufficiale verrà diffuso dalla Conferenza episcopale all’inizio dell’estate, ma potrebbe essere ancora più alto: il calcolo della Zeit si basa solo sui casi comunicati da 24 delle 27 diocesi tedesche.
Per la prima volta nella storia della Repubblica federale la Chiesa cattolica potrebbe dunque aver perso più fedeli di quella protestante: la Chiesa evangelica tedesca stima infatti che nel 2010 gli abbandoni nelle proprie file siano stati poco meno di 150.000.
Particolarmente colpite dal fenomeno sono le diocesi della Baviera di Papa Benedetto XVI, che a settembre sarà in Germania per la sua prima visita di Stato. Nella diocesi di Augusta, sconvolta dalle accuse di maltrattamenti su minorenni contro l’ex vescovo Walter Mixa, gli abbandoni solo saliti di oltre il 70%. Più moderato l’incremento nell’arcidiocesi di MonacoFrisinga, dove i fedeli che hanno fatto domanda per «uscire» dalla Chiesa sono stati 23.254, circa il 30% in più del 2009. Nella più grande arcidiocesi tedesca, quella occidentale di Colonia, i casi sono stati 15.163 (+41%). Tale aumento «testimonia la perdita di fiducia che la Chiesa ha subito soprattutto per via dello scandalo degli abusi» - ha scritto il vicario generale di Colonia Dominik Schwaderlapp -. Ciò è per noi doloroso, in quanto evidentemente molte persone hanno scelto l’abbandono della Chiesa come loro personale forma di protesta e repulsione». «Non vogliamo ignorare la crisi dell’anno scorso, ma guardiamo avanti per riconquistare la credibilità perduta», ha aggiunto il portavoce della Conferenza episcopale, Matthias Kopp.
Per il movimento di riforma della Chiesa «Wir sind Kirche» si tratta invece di un «bilancio spaventoso»: dal 1990 quasi 2,8 milioni di fedeli hanno lasciato la Chiesa cattolica in Germania.

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