Giovedì, 18 Agosto 2011 13:25

Il mondo a Dilma: salviamo l'Amazzonia

Scritto da  Gerardo

Avaaz: La foresta amazzonica è a rischio. Il Senato brasiliano sta per adottare una legge che metterebbe in serio pericolo la protezione di questo tesoro globale. Ma fra 4 giorni le popolazioni indigene marceranno in tutto il Brasile per opporsi alla sua distruzione. Mettiamoci dalla loro parte e uniamoci a questa marcia globale per salvare l’Amazzonia.



Oltre 740.000 di noi hanno firmato la petizione: raggiungiamo 1 milione prima dei cortei in difesa delle foreste che si terranno in tutto il Brasile.

La foresta amazzonica è a rischio. Il Senato brasiliano sta per adottare una legge che metterebbe in serio pericolo la protezione di questo tesoro globale. Ma fra 4 giorni le popolazioni indigene marceranno in tutto il Brasile per opporsi alla sua distruzione. Mettiamoci dalla loro parte e uniamoci a questa marcia globale per salvare l’Amazzonia.

L'Amazzonia è in serio pericolo: il Brasile sta per cancellare le leggi che tutelano le foreste. Se non agiremo immediatamente la gran parte del polmone verde del nostro pianeta potrebbe essere distrutta.

Questa minaccia all'Amazzonia ha scatenato un'indignazione diffusa e manifestazioni in tutto il paese. Nel tentativo di soffocare le proteste teppisti armati, probabilmente commissionati dai taglialegna, hanno ucciso alcuni ambientalisti. Ma il movimento di protesta non si è fermato: fra 4 giorni le coraggiose popolazioni indigene guideranno enormi cortei in tutto il Brasile per chiedere di agire immediatamente e fonti interne dicono che la Presidente Dilma sta considerando di apporre il suo veto ai cambiamenti.

Il 79% dei brasiliani è in favore di un veto contro la modifica delle leggi sulle foreste, e la pressione all'interno del paese sta convincendo parte dell'amministrazione di Dilma a sostenere il veto. Ma occorre un appello globale in solidarietà con il popolo brasiliano per convincere veramente Dilma a prendere questa decisione. La nostra petizione globale sarà rappresentata su dei cartelloni alla testa dei cortei in difesa dell'Amazzonia. Raggiungiamo 1 milione di firme per SALVARE L'AMAZZONIA!
Firma la petizione: www.avaaz.org

Tutti noi amiamo il Brasile! Il sole, la musica, il ballo, il calcio, la natura: è un paese che affascina milioni di persone in tutto il mondo. Questo è il motivo per cui il Brasile ospiterà la prossima Coppa del mondo, le Olimpiadi del 2016 e il vertice sulla terra del prossimo anno, un incontro che potrebbe fermare la morte lenta del nostro pianeta.

E tutta questa nostra passione per il paese non è ingiustificata: l'Amazzonia è fondamentale per la vita sulla terra, visto che ben il 20% del nostro ossigeno e un quinto dell'acqua dolce di tutto il mondo provengono dalle sue magnifiche foreste pluviali. E' per questo che è cruciale che tutti noi la proteggiamo.

Ma il Brasile è un paese che sta crescendo a ritmi da record, nel tentativo di far uscire dalla povertà decine di milioni di persone, e la pressione in favore della deforestazione e dell'estrazione di minerali è molto forte. Ed è questo il motivo per cui il paese sta per abbandonare ora la protezione dell'ambiente. Gli attivisti del posto sono stati uccisi, minacciati e fatti tacere, e ora sta ai membri di Avaaz di tutto il mondo mettersi dalla parte dei brasiliani e chiedere ai politici brasiliani di essere coraggiosi.

Molti di noi hanno visto nei propri paesi come sia la natura a pagare le conseguenze della crescita economica, e l'acqua e l'aria sono sempre più inquinate e le nostre foreste muoiono lentamente.

Per il Brasile però l'alternativa è possibile. Il predecessore di Dilma ha ridotto sensibilmente la deforestazione e ha costruito la reputazione internazionale del paese come leader nella difesa dell'ambiente, allo stesso tempo godendo di una fortissima crescita economica. Uniamoci tutti insieme ora che gli indigeni e i leader ambientalisti stanno portando la loro protesta sulle strade e chiediamo a Dilma di andare in quella direzione.
Firma la petizione: www.avaaz.org

Negli ultimi 3 anni i membri brasiliani di Avaaz hanno fatto passi avanti enormi e hanno portato avanti campagne che vanno verso il mondo che vogliamo: hanno ottenuto una coraggiosa legge anti-corruzione, hanno fatto pressione sul governo per chiedere di giocare un ruolo cruciale all'ONU, proteggere i diritti umani e intervenire in favore della democrazia in Medio Oriente, in Africa e altrove. Ora che coraggiosi attivisti brasiliani sono stati uccisi per avere protetto una preziosa risorsa naturale per tutti noi, uniamoci e costruiamo un movimento internazionale per salvare l'Amazzonia e proclamiamo il Brasile come leader internazionale anche questa volta.

Con speranza,

Emma, Ricken, Alice, Ben, Iain, Laura, Graziela, Luis e tutto il resto del team di Avaaz.

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