Mercoledì, 08 Febbraio 2012 20:58

Corrado Corghi, la sinistra DC e Oscar Luigi Scalfaro

Scritto da  Gerardo

Il Direttore, a seguito della scomparsa di Oscar Luigi Scalfaro, ci manda una nota, con cui presenta un ricordo, di Corrado Corghi, del defunto presidente.
Nel seguito, la nota di Arnaldo Nesti e il ricordo di Corrado Corghi.




"In occasione della morte dell'On. Scalfaro ho avuto modo di commentare con Corrado Corghi, a lungo membro del Consiglio nazionale della DC e personaggio significativo del mondo cattolico impegnato, vicende e momenti che gli venivano in mente dei suoi passati rapporti con il presidente Scalfaro.
Nella sua ricca e fresca memoria Corghi ha avuto come un sussulto di ricordi di quel lontano ma ricco periodo della storia italiana.
Con tutto il rispetto per il defunto, Corghi però ha tenuto a ricordare un episodio significativo del conflitto esistente all'interno della DC degli anni Sessanta."
(AN)



"Nell'aprile 1966 su invito della ambasciata dell'URSS a Roma, insieme a un gruppo di Giovani della DC e anche col deputato De Mita ed una rappresentanza di amici di La Pira, feci un viaggio nell'URSS per poter verificare la presenzia della comunità cattolica. Con noi era presente il gesuita Padre Castelli.
Di quel viaggio pubblicai un resoconto, sulla rivista florentina "Note di cultura". Dopo Mosca andammo a Leningrado e poi in Lituania.
Al ritorno da quel viaggio di giornalisti fui avvertito che l'onorevole Scalfaro aveva richiesto l'intervento del giudici della Democrazia Cristiana per procedere alla espulsione del partito di coloro che avevano fatto il viaggio perché filocomunisti.
Padre Castelli inviò alla stampa una sua dichiarazione in cui dichiarava il motivo del viaggio, dell'assoluta assenza del rapporti politici. Anche la dichiarazione di padre Castelli fu pubblicata del numero 35 di Note de cultura. La cosa finì così ma devo dire che In tutto il periodo in cui fui membro del consiglio nazionale della DC non ci fu accordo fra noi della sinistra DC e Scafaro, che era rappresentante della destra conservatrice. Divenuto Presidente della Repubblica cambiò di novanta gradi il suo indirizzo politico".
(CC)

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