Il
Movimento per la società di giustizia e per la speranza è intervenuto contro gli imputati che stanno nel Governo.
Il documento può anche essere fatto proprio e modificato.
Nel seguito, il testo e gli indirizzi a cui inviare la missiva.
Indirizzi (d'obbligo nome, cognome, indirizzo)
Pres. Giorgio Napolitano, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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UGente indiziata di reato non può stare al governo
Al Presidente Giorgio Napolitano
al Premier Matteo Renzo
al Vice-premier Graziano Delrio
al Deputato Gianni Cuperlo
Gente indiziata di reato non può stare al governo
Sono quattro, e si sapeva che erano indagati.
Coloro che sono indiziati di reato non devono entrare nel parlamento e nel governo.
Perché il parlamento è il luogo della legge, e chi fa la legge non deve avere problemi con la legge, dev’essere ineccepibile, esemplare.
E il governo altro non è che l’esecutivo del parlamento, e vale lo stesso principio.
Basta con indiziati, imputati, processati, condannati ch’entrano in parlamento e nel governo. Nel parlamento attuale ce ne sono 114, ed è un vero schifo; ma consegue all’esempio del grande capo Berlusconi che in vent’anni ha avuto 27+4 processi.
Così il parlamento e il governo diventano un immondezzaio, e le altre maggiori nazioni europee, che su questo punto sono rigorosissime, ci disprezzano, giustamente.
Ci si chiede allora dove sta la grande novità del governo Renzi; che chiacchiera e promette pulizia e trasparenza in chi regge la cosa pubblica, e poi accoglie nel governo gente indagata per peculato, per abuso del denaro pubblico.
Su questo punto la legge Severino, che esclude dal parlamento, come dalla pubblica amministrazione, i condannati definitivi ad almeno quattro anni, è solo un primo passo.
Il passo da compiere è escludere tutti gli indiziati di reato, tutti quelli che hanno ricevuto un avviso di garanzia e hanno quindi problemi con la giustizia.
Basta e deve bastare questo. In altri paesi basta anche meno.
Che fa Renzi? un errore dopo l’altro?
Tratta la legge elettorale con Berlusconi (cioè con un condannato che è agli arresti domiciliari, ai servizi sociali; tratta con lui come se nulla fosse).
Si accorda con Alfano, il ministro della giustizia che faceva leggi ingiuste.
Fa un governo di pari opportunità ma non di pari capacità.
E ci mette anche quattro sottosegretari indagati, bella gente, bell’esempio per la nazione.
Si spera meglio per il futuro.
Lecce, marzo 2014
Per il Movimento il Responsabile
Prof Arrigo Colombo
Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università del Salento-Lecce
Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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