Il
Movimento per la società di giustizia e per la speranza è intervenuto a proposito della scomunica dei coniugi Heizer con questo documento, che può essere fatto proprio e modificato.
Nel seguito, il testo e gli indirizzi a cui inviare la missiva.
Indirizzi
Vescovo di Roma Jorge Mario Bergoglio, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Card. Pietro Parolin, Segreteria di stato Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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La scomunica dei coniugi Heizer un passo indietro per la Chiesa
Al Vescovo di Roma Jorge Mario Bergoglio
al Segretario di Stato Pietro Parolin
al Card. Angelo Bagnasco
al Card. Angelo Scola
I coniugi Heizer sono stati scomunicati per aver celebrato l’Eucaristia in casa con altri laici.
Ci sembra che chiunque possa fare questo, rispondendo all’appello del Cristo “fate questo in mia memoria”. E che anzi, fatto in casa, tra laici, abbia un significato anche più profondo ed intimo.
Per la Chiesa ufficiale mancherà a quest’atto quella che viene chiamata “transustanziazione”, cioè il trasformarsi del pane e del vino nel corpo e nel sangue di Cristo. Ci sarà solo un atto simbolico, ma tuttavia prezioso.
Il Diritto Canonico condanna “chi non elevato all’ordine sacerdotale attenta l’azione liturgica del Sacrificio eucaristico” e lo colpisce con una scomunica latae sententiae, che cioè colpisce ipso facto. E il vescovo Scheuer di Innsbruck si è affrettato a comunicarla alla coppia in tutta solennità. Ma non sembra questo il caso.
Resta poi sempre la parola di papa Giovanni nell’apertura del Vaticano II:
“Al giorno d’oggi la Sposa di Cristo preferisce far uso della medicina della misericordia piuttosto che della severità: essa ritiene di venire incontro ai bisogni di oggi col mostrare la validità della sua dottrina piuttosto che con la condanna”.
Perciò, dopo queste parole, si pensava che l’epoca delle scomuniche fosse finita.
E prima ancora la parola del Cristo che esige che tutti i fratelli siano amati, che anche i nemici siano amati e beneficati.
I coniugi Heizer dovevano essere trattati fraternamente, bisognava parlare ampiamente e amorosamente con loro. Ricordando anche che nelle comunità del primo secolo, le più vicine al Cristo, questo rito di ricordo veniva celebrato nelle case; che non c’era nessun sacerdote che lo celebrasse perché il sacerdozio compare solo alla metà del II secolo; ed è ignorato dal Vangelo e da tutto il Nuovo Testamento; sì che il progetto del Cristo sembra essere piuttosto quello di una comunità laica.
In ogni caso l’eretico, quello che viene così chiamato, è un fratello che cerca una spiegazione del mistero divino, difforme magari da quella ufficiale della Chiesa; e come un fratello che cerca dev’essere compreso e amato; anziché cacciarlo, segregarlo, perseguitarlo, o anche, come è avvenuto per oltre un millennio, portarlo alla tortura e al rogo.
La scomunica alla mafia è tutt’altra cosa e può considerarsi un intervento esemplare.
Lecce, giugno 2014
Per il Movimento il Responsabile
Prof Arrigo Colombo
Arrigo Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università del Salento-Lecce
Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
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