Sabato, 28 Marzo 2015 20:50

La pretesa riforma renziana della RAI

Scritto da  Gerardo

Il Movimento per la società di giustizia e per la speranza è intervenuto sulla riforma RAI, proposta dal Governo Renzi, con questo documento, per il quale chiede la vostra collaborazione nell'invio e nella diffusione.
Nel seguito, il testo e gli indirizzi a cui inviare la missiva.





INDIRIZZI

Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Primo Ministro Matteo Renzi, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Ministro Maria Anna Madia, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dep. Pier Luigi Bersani, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Dep. Gianni Cuperlo, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


TESTO
 
Al Presidente Sergio Mattarella
al Premier Matteo Renzi
al Ministro Maria Anna Madia
ai Deputati Pier Luigi Bersani e Gianni Cuperlo


La pretesa riforma renziana della RAI


Il Premier si è totalmente dimenticato che la riforma della RAI deve andare nel senso dell’indipendenza dal potere politico-partitico, quindi dal Parlamento e dal Governo, per diventare espressione della società civile.
La RAI deve diventare autonoma, come autonoma è la Magistratura. Il potere mediatico, il quarto potere, come il potere giudiziario.

In tal senso andava la Riforma Gentiloni del 2007, con l’idea che alla base di tutta la gestione RAI ci fosse una Fondazione; la quale dovrebbe essere composta da membri eletti dai maggiori gruppi professionali, espressione della società civile. E che ispirerebbe e controllerebbe tutta l’attività radiotelevisiva, il suo carattere, il suo livello qualitativo ed etico, la qualità dell’informazione.
Nella Fondazione siedono due membri del Parlamento, rendendo superflua la Commissione parlamentare di vigilanza. E dalla Fondazione promana poi il Consiglio di amministrazione.

Renzi invece accentua la dipendenza dall’esecutivo con la nomina diretta di un amministratore delegato, una sua presenza e controllo diretto: la RAI come strumento del Governo, anziché voce del popolo.
Un fatto pericolosissimo, l’operazione che, in altri termini, già aveva compiuto Berlusconi per impadronirsi di quasi tutto il potere mediatico; quel Berlusconi con cui Renzi ha avuto il torto di allearsi; con un disonesto che aveva abusato in tutti modi della legge e del potere.

Di certo Renzi non cambierà il suo progetto, ma sia almeno consapevole dell’errore.


Lecce, marzo 2015


Per il Movimento il Responsabile
Prof Arrigo Colombo
Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università del Salento-Lecce
Via Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax 0832-314160
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo./
Web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia

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