Mercoledì, 28 Maggio 2008 00:03

La pratica dell’intolleranza

Scritto da  Gerardo

Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo il testo di un intervento di Stefano Dommi durante la trasmissione "Prima Pagina" di Radio Tre Rai.




Stiamo assistendo a mio avviso ad una minimizzazione di quanto avvenuto nel quartiere del Pigneto a Roma dove sono stati distrutte tre attività commerciali gestite da stranieri. Tale fatto è stato definito dalle competenti autorità come "prodotto di insofferenza ed intolleranza" e privo di qualsiasi valenza politica.

Questo evento succede ad altri episodi ugualmente inquietanti accaduti in questi ultimissimi tempi. Richiamo alla memoria i più significativi.
A Verona durante la notte del 1° maggio scorso il 29enne Nicola Tommasoli "colpevole" di aver rifiutato una sigaretta e di avere il "look" sbagliato è stato ucciso barbaramente a calci e pugni.
Il 13 maggio due campi rom a Napoli sono stati dati alle fiamme dopo un tentativo di rapimento - dai contorni non completamente chiariti - di una bimba di sei mesi da parte di una nomade durante un furto in una abitazione.

Sono cresciuto tra gli anni '70 e '80 in cui il Paese pagò la superficialità con cui furono inizialmente interpretate certe azioni illegali come rapimenti e rapine che venivano ascritte alla normale malavita. C'era allora un clima politico nel quale si sentiva comunemente parlare di "conflitto di
classe", "rivoluzione", "lotta armata". Alle parole violente seguirono fatti violenti.

Oggi siamo in un contesto completamente cambiato ma non possiamo certo chiudere gli occhi di fronte all'evidenza che è stata ampiamente premiata dagli elettori proprio quella forza politica che dell'insofferenza e dell'intolleranza verso gli stranieri ha fatto la propria bandiera e il cui leader ad una settimana dalle elezioni parlava con assoluta disinvoltura di "fucili".

Mi sembra, senza pessimistici allarmismi, che l'aria che si respira da questo punto di vista in Italia stia diventando sempre più tossica ed inquinata.

Stefano Dommi
Scandicci (Firenze)
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