Sabato, 08 Ottobre 2005 17:31

Mondo democristiano, mondo cattolico nel secondo Novecento italiano

Scritto da  Gerardo

Il logo di A.S.Fe.R.’E' appena uscita l'edizione straordinaria di AsferNEWS.
In questo numero della nostra newsletter abbiamo riunito tutti gli interventi che, a partire dal dicembre 2004, sono stati pubblicati nella sezione a suo tempo intitolata “I cattolici negli anni della DC”.
Pensando a questa newsletter, abbiamo chiesto a Corrado Corghi di scrivere un brano che servisse da introduzione a tutti gli altri che si sono succeduti in questo arco di tempo e che hanno popolato la sezione del nostro sito.
Corghi ci ha risposto con un breve ma intenso, appassionato e allo stesso tempo lucidissimo intervento, quasi una lettera aperta, che lasciamo a voi gustare (anche in versione PDF).
Mondo democristiano, mondo cattolico nel secondo Novecento italiano
di Corrado Corghi

I personaggi presentati in queste pagine fanno parte della mia storia politica, evocano uomini e stagioni da me vissute nella Democrazia Cristiana dagli anni dell’immediato dopoguerra fino alle soglie degli anni settanta.
Ricordo Dossetti e Sturzo, De Gasperi e Scelba, per non dire tutti gli altri esponenti del partito da cui mi dimetterò con una lettera a Rumor da me scritta dopo averne parlato con La Pira.
Non intendo esprimere giudizi definitivi, né sostituirmi al compito degli storici.

Ho vissuto in un periodo di storia politica e religiosa in Italia ricco di valori e caratterizzato da un forte radicamento nell’umanesimo cristiano e permeato da riferimenti al marxismo.
Per me, adesso, in età avanzata, è molto difficile riconoscermi nella stagione politica e sociale che stiamo attraversando, che dà forma evanescente ai partiti, per offrire il massimo risalto al leaderato.

La società attuale è attraversata dai continui messaggi di natura economico-consumistica, individualistico- edonista. La vita democratica è fortemente delegata e scarsamente partecipata. Il volontariato oscilla fra autentica libertà di servizio gratuito e generosa profferta di poteri interessati. C’è maggiore acculturazione ma essa si ferma alla soglia della sua attualizzazione nel campo del lavoro.
La chiesa cattolica ora opera in un contesto non facile di pluralismo religioso e di radicato laicismo e in una ricerca di evangelizzazione a fronte delle conquiste scientifiche e tecnologiche che pongono in discussione la filosofia e la morale della tradizione.
Nel passato la presenza del laicato nella chiesa cattolica veniva facilmente congiunto fra Azione Cattolica e Democrazia Cristiana e con grande difficoltà si operò una netta distinzione fra azione politica e azione religiosa. Questa tentazione a superare gli equilibri acquisiti, è ritornata oggi, in un diverso contesto con l’insorgenza preoccupante del clericalismo e dell’integralismo.

Qui raccolgo materiali che riguardano circa trent’anni della mia vita pubblica vissuta come dirigente provinciale della DC a Reggio Emilia, poi come segretario regionale e membro del Consiglio nazionale e della stessa direzione di quel partito.
Queste pagine sono una testimonianza di uomini e di eventi mentre mi muovevo fra il mondo cattolico e la Democrazia Cristiana.
Quando all’inizio della crisi dei valori nella DC, lasciai il partito, mi rivolsi a quel volo di rondini come definì Giorgio La Pira il movimento mondiale del ‘68, nell’intreccio fra forti ideali e utopie e al conseguente movimento italiano dei “cristiani del dissenso” fioriti ovunque in “gruppi spontanei”, premessa al volontariato.

Lascio al lettore di giudicare e di ampliare la ricerca dentro il continente cattolico dell’Italia, ripeto dagli anni della Resistenza alla stagione del ‘68*.
Sarò contento se a qualche lettore sarò stato di una qualche utilità a capire meglio il paesaggio di questa nostra Italia e di questo complesso mondo cattolico.


Corrado Corghi


* In seguito, mi adoperai a conoscere e a operare con le esperienze politiche dei cristiani nell’America Latina fra il 1968 e la fine degli anni settanta. Conobbi molte personalità di diversa estrazione politica e culturale. Qui non ne parlo ma se sarà utile, ben volentieri ritornerò, raccogliendo note e appunti dai miei taccuini e dal mio archivio. Peraltro stimolato da quanto accadeva fra il 1967 e il 1970 ebbi occasione di partecipare a iniziative promosse nei paesi dell’est dalla Berliner Konferenz e dall’associazione polacca Pax. Su questo si può far riferimento al Fondo Corghi disponibile presso l’Archivio Storico di San Gimignano.
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