Lunedì, 15 Marzo 2010 19:49

Un abbraccio al prof. Corghi

Scritto da  Gerardo

Ricevo adesso e subito trasmetto, alle amiche e agli amici del prof. Corghi, la notizia delle sue non buone condizioni di salute, una notizia che sono certo produrrà un grande dolore. Per quanto mi riguarda mi premurerò di andarlo a trovare a Reggio, magari domani stesso. Purtroppo adesso non ci potrà leggere, ma se per caso avesse modo di avere qualche informazione di e su Asfer.it, caro prof. Corghi, auguri! (A.N.)
Nel seguito, altre riflessioni sul ricovero del Professore e la lettera dell'amica Maria Del Gesso.


Apprendo con sgomento questa notizia relativa all'amico prof. Corrado Corghi: un eterno giovane messo a dura prova. Mi auguro di trovarlo ancora in ripresa. Nel frattempo gradirei che sapesse che molte persone gli vogliono bene e stanno in pena in questo momento per lui.

Mi risulta che è attualmente ricoverato in una modestissima cameretta con altri degenti in gravi condizioni. Non è possibile riservargli un altro spazio? Lo chiedo non in nome di privilegi, che lui per primo rifiuterebbe, ma tenendo conto che Corghi è stato attivissimo tra i fondatori dell'ospedale di Reggio Emilia. Ebbene almeno uno spaziuccio…

Caro Professore, in attesa di vederti, su, su col morale, come sai, purtroppo ci sono anche le giornate nebbiose, mentre già sappiamo che i novanta sono comunque da considerare un numero riservato ai privilegiati.

Ti vorrei anche dire, caro Professore, che queste vicende accadono ai mortali, ai quale a volte l’aver dedicato parte della vita agli ospedali non evita di restare soli e abbandonati.

Un forte abbraccio!
A.N.



La lettera di Maria Paola Azzali (14 marzo 2010)

Caro professor Nesti,
purtroppo devo darle una notizia dolorosa: già da alcune settimane il professor Corghi è ricoverato in ospedale per un'emorragia cerebrale. È lucido e comprende tutto, anche se fa un po' fatica a parlare. Ha un'emiparesi sinistra.
È abbastanza stabilizzato e forse la prossima settimana lo manderanno a casa.
Quando può mi contatti senza timore.
Un caro saluto
Maria Paola Azzali

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