Dal prof. Risaliti, riceviamo una nota sulla politica cilena in fatto di repressione dei reati. Il fatto lascerebbe pensare che una tale politica, lungi dal costituire un deterrente, per così dire legittimerebbe l’accettazione di una escalation, perfettamente logica, tra criminalità e repressione. Come dire, se lo Stato assume il linguaggio di chi delinque… chi delinque avrà maggiormente modo di "esprimersi".
Buona lettura!
Le carceri cilene
Un articolo del prof. Alberto Mayol, sociologo dell'Università del Cile mi illumina. Secondo lui, giudizi confermati anche da un articolo apparso su "El Mercurio"(influente quotidiano cileno) sulla base di una ricerca americana "Altegrity" , il Cile è oggi uno dei paesi, il terzo dopo gli USA e Israele, dell'OCDE, in cui i carcerati sono in numero maggiore ogni 100mila abitanti.
A. Mayol sostiene che la popolazione carceraria è cresciuta in Cile da 25137 del 1997 a 42033 nel 2007. Lo studio americano"Altegrity" afferma che oggi la popolazione carceraria cilena è di oltre 51 mila detenuti di cui 32136 sono condannati per delitti contro la proprietà e di questi ben 1800 sono persone senza dimora nel paese, cioè quasi tutti peruviani o boliviani ("El Mercurio" del 31-12-2011).
Secondo la legge in vigore la soluzione del problema consisterebbe nel rinchiudere i colpevoli nelle carceri assieme all'aumento delle sanzioni contro i trasgressori della legge.
In Cile le leggi sono severe, molto severe e , tuttavia, la delinquenza, le ruberie aumentano di continuo. La gente pensa che sia questo il sistema migliore per sradicarli, ma i fatti hanno la testa dura e non corrispondono affatto alle attese. Non si vuol vedere che la causa principale dell'aumento della delinquenza è la disintegrazione sociale e le carceri non solo non la diminuiscono, ma l'aumentano.
Ma questo è solo un aspetto del problema.
Quanto costano le carceri? Sia per quanto riguarda le famiglie dei carcerati sia allo Stato per il mantenimento dei detenuti? I maggiori ricercatori o centri di ricerca (Ahumada, Farren,Williamson) pensano che questo vada a costare 48mila milioni di pesos.
Il Cile è uno dei paesi più punitivi e, tuttavia, i delitti sociali e i detenuti aumentano di continuo. Non solo! Aumenta anche il senso di 'insicurezza dei cittadini per la loro vita e le loro proprietà.
Questi articoli giornalistici lasciano trasparire il fatto che è tempo di cambiare strada e adottare leggi diverse e seguire altri metodi per diminuire l'insicurezza, il numero dei delitti e dei carcerati.
Renato Risaliti