Martedì, 19 Febbraio 2013 14:48

Qualche evocazione spiritica

Scritto da  Gerardo

Pazuzu è il demone mesopotamico del vento di Sud-Ovest, apportatore di malattie. La sua origine è sumerica. Pazuzu è "re dei cattivi spiriti della tempesta, che esce dalla montagna violentemente infuriando".
Questo demone è una creatura infernale, abitatrice dello arallu, noto per aver ispirato il libro L'esorcista, di William Peter Blatty, da cui fu tratto nel 1973 l'omonimo e famoso film diretto da William Friedkin.



Pazuzu è un demone a testa leonina, con un braccio alzato in atteggiamento minaccioso. A volte è un mostro dal corpo tutto coperto di scaglie, con gli arti anteriori leonini, i posteriori di rapace, coda di scorpione, fallo terminante in una testa di serpente, quattro grandi ali aperte dai due lati del corpo; la più spaventosa è la testa, semiferina, con corna di capra appiattite e convergenti a V sulla fronte, occhi globosi e sporgenti, bocca ghignante, ove appaiono le zanne aguzze. Le stesse caratteristiche si ritrovano nelle statuette a tutto tondo, fra cui la più famosa del Louvre con il demone nudo, le grandi ali e le zampe posteriori di rapace, eretto, con un braccio alzato minacciosamente.

Elementi distintivi sono sempre gli occhi sporgenti, le fitte pieghe guanciali, le corna congiungentisi sulla fronte alla stessa altezza delle sopracciglia fortemente arcuate, e inoltre il collo con striature cordonate, assai sottili e talora rastremantesi verso il basso; è perlomeno singolare che un personaggio simile si ritrovi, assieme ad altre mostruose creature, nel portale della Basilica romanica di San Michele a Pavia.

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