Giovedì, 06 Agosto 2009 13:20

Summer School 2009: La mostra "Maestri del secolo breve"

Scritto da  Gerardo

Per la sezione mostre: "Maestri del secolo breve" di Elias Palidda
Inaugurazione: venerdì 28 agosto 2009 - ore 19.30 (San Gimignano / Sala di Cultura)
Presentazione di Victoire Dubruel
Interventi di Erika Baldini, Elias Palidda, Arnaldo Nesti
Nel seguito, lo scritto introduttivo di Elias Palidda.


Elias Palidda: Maestri del secolo breve e i giovani di oggi in cerca di valori

E’ un luogo comune che i giovani non hanno più maestri e si trovano confusi in un mondo senza valori. Si tratta appunto di un luogo comune: lo squallore, l’ipocrisia, l’ingiustizia, che abbondano nella nostra società, proseguono in un continuum storico –al quale si sono opposti oggi come ieri, spiriti liberi a cui guardano le nuove generazioni. Il secolo appena trascorso ci ha lasciato il massimo degli orrori, ma anche tante figure che hanno lottato per prefigurare un mondo nuovo: sono questi i maestri del secolo breve che ho ritratto nelle mie pitture.
L’idea di questo progetto s’inserisce nella continuità con un lavoro intitolato Memoriale, che avevo realizzato circa un anno fa, ispirato da Jota Castro, in particolare dalle opere Breaking Icons e Mother Fuckers never die: in quel lavoro rappresentavo i volti dei martiri del nostro tempo, persone uccise o fatte morire perché si erano ribellate contro il potere, contro l’ingiustizia, contro il fascismo: Emiliano Zapata, Omar Mokthar, Antonio Gramsci, Guy Moquet, Gandhi, Malcom X, Martin Luther King…Nello stesso periodo avevo anche realizzato un lavoro sui volti di anziani ebrei italiani sopravvissuti ad Auschwitz. Dipingendo quei volti, cercavo di moltiplicare la memoria, e, in qualche modo, il messaggio che queste persone hanno lasciato. Ho poi avuto modo di discutere di questi miei lavori con Arnaldo Nesti, con cui abbiamo concordato questa mostra, che vuole essere anche un omaggio a coloro che hanno ispirato le idee del Centro Studi e dell’Asfer: maestri che si sono confrontati non solo con la lotta politica, ma anche con il ripensamento della spiritualità. Questi venti ritratti non
mportantissimi per la mia formazione. Per me l’arte è un modo di manifestare la mia visione politica. L’arte è per me una forma di lotta, denuncia delle ingiustizie e trasmissione di messaggi. Ritraendo i maestri del secolo breve, riproduco il loro messaggio ed esprimo quello che quel messaggio ha significato per me. Le tecniche usate sono le più varie, e sono state scelte sulla base del rapporto soggettivo che ho stabilito –da artista- con questi volti prima di riprodurli.

Elias Palidda


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