Giovedì, 10 Gennaio 2008 21:53

Un bel volume su Don Milani

Scritto da  Gerardo

Maurizio Di Giacomo ci segnala l'importante contributo di Sergio Tanzarella che, con vero piacere, presentiamo ai nostri lettori.
Il libro si intitola Gli anni difficili. Lorenzo Milani, Tommaso Fiore e le Esperienze Pastorali.
Nel seguito puoi leggere l'intervento di Di Giacomo.
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L'autore: Sergio Tanzarella, docente di storia del cristianesimo alla pontificia facoltà teologica dell'Italia Meridionale (Napoli). Il titolo “Gli anni difficili. Lorenzo Milani, Tommaso Fiore e le Esperienze Pastorali”, edizioni “Il Pozzo di Giacobbe”, Trapani, pag. 187 (Euro 20,00).
Il libro come dichiara l'autore, si pone nella scia “quasi dimenticata” della “purificazione della memoria”. Non vuole essere una biografia milaniana da collocare accanto ad altre da tempo in circolazione. La forza del libro sta' nella qualità delle fonti inedite esibite. Per la prima volta in Italia Tanzarella ci consente di entrare dentro il laboratorio intellettuale e di indagine di don L. Milani. Infatti pubblica ''La ricreazione" uno dei capitoli chiave di ''Esperienze Pastorali '', l'unico libro di don Milani con la Libreria Editrice Fiorentina. Utilizzando la stesura originaria e quella definitiva, dopo i consigli del revisore della Curia Fiorentina, il domenicano di origine laziale padre Reginaldo Santilli. Un esempio tra i molti possibili. Don Milani per descrivere il degrado morale che grava su gran parte del clero fiorentino e pratese dei suoi anni ricorre all'immagine ironica e paradossale di un Bollettino Diocesano che invita i sacerdoti a dedicarsi al furto con scasso e alla pratica del concubinaggio. Padre Santilli legge l'immagine e ha un sussulto. Circonda l'immagine urticante con due tratti di penna a inchiostro rosso ''Togliere''. Don Milani accetta il suggerimento e al Bollettino Diocesano, nella stesura definitiva, resta il solo compito di ricordare che vanno ''rispettati i 10 Comandamenti”.
Il resto del libro presenta un'autentica primizia: un carteggio tra don Milani e l'intellettuale pugliese, Tommaso Fiore, maestro elementare, vicino al Partito d'Azione e convinto meridionalista. I dodici pezzi che compongono tale contatto epistolare giacevano da molti anni inesplorati nella sezione di Bari dell'archivio di stato. Tommaso Fiore prende le mosse dal pronunciamento vaticano del 20 dicembre 1958 (sotto Giovanni XXIII) nei confronti di “Esperienze Pastorali”, fatto ritirare dal commercio perché inopportuno. Tommaso Fiore, che avverte la capacità critica del libro rispetto all'egemonia clientelare della Democrazia Cristiana nel mondo contadino meridionale, vuole recensire “Esperienze Pastorale” sul quotidiano “Il Paese”, su posizioni filocomunisteggianti e edito a Roma. Per non aggravare la posizione di don Milani gli fa leggere in anticipo la recensione e ne accetta alcune modifiche marginali. In una lettera del 28 gennaio 1959 don Milani scrive a Tommaso Fiore delle disonestà piombate da Oltre Tevere sul suo libro. “La terza disonestà è di definirmi classista e aderente all'ideologia marxista. Se l'estensore dell'articolo (ne L' Osservatore Romano ndr) era in buona fede bisogna dire che ha letto il libro con mente puerile simile a quella del p. Perego (La Civiltà Cattolica del 29.5.58). Non si analizzano i libri (esclusi i libro di aritmetica) con le selezionatrici elettroniche. Con quel sistema si trova il classismo anche nel Vangelo e si può trovarci anche l'eresia, la bestemmia , la pornografia”. In un'altra lettera don Milani rigetta la qualifica di “prete lapiriano” manifestatagli in una lettera inviata da Tommaso Fiore e scrive che lui guarda con un certo interesse al cammino di don Giuseppe Dossetti. Nel carteggio recuperato da Tanzarella anche la traccia di una tavola rotonda, poi non realizzata, su ''Esperienze Pastorali '' dalle colonne di “Rinascita”, il settimanale ideologico e culturale del Partito Comunista Italiano. Dall'insieme dei documenti e dell'inquadramento storico, realizzato con passione e con rigore da Tanzarella, emergono una realtà sociale e ecclesiale che - per fortuna -
in gran parte non esistono più. Sopravvive e resta attuale la capacità di don Lorenzo Milani e di Tommaso Fiore, pur animati da motivazioni diverse sebbene convergenti, di indignarsi e di saperla spendere per una trasformazione radicale del mondo ingiusto e poco ordinato nel quale è toccato loro di vivere e di agire.
Infine va sottolineato che questo libro di Tanzarella è uno strumento utile anche per il 2008 quando cadranno i 50 anni dal provvedimento vaticano nei confronti di “Esperienze Pastorali”. Un testo che la caparbietà dello scolopio padre Louis Corzo Toral, nel 2004, in piena era zapateriana, è riuscita a tradurre in maniera integrale in spagnolo (ai tempi del franchismo “Esperienze Pastorali” era stata tradotta nella penisola iberica, ma in maniera forzatamente incompleta) e a inserirlo nella prestigiosa ''Biblioteca Auctores Cristianos ''(BAC) accanto a Santa Teresa d'Avila e a San Giovanni della Croce. Il che suona ancora come una piena riabilitazione che nell'Italia dei teodem e delle battaglie culturali per mettere fuori gioco la Legge 194 del 1978, tutt'ora manca oppure è in larga parte carente>>.

Maurizio Di Giacomo
Roma 10/1/2008
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