Tanta letteratura popolare è stata fatta e molta ne sarà fatta su Papa Bergoglio. La sua trasparenza, l’amabilità, il suo essere leader spirituale universale, già santo per tanti fedeli, ma riconosciuto come guida morale anche da una moltitudine di non cattolici, in qualche modo pongono in controluce le vere sfide del suo pontificato. Pubblichiamo l’intervento in Regione Toscana di d. Carlo Nardi sulle pubblicazioni dell'Archivio arcivescovile di Firenze, edizioni Pagnini, dirette da mons. Gilberto Aranci.Questo colloquio si inscrive nello spazio delle giornate della critica al capitalismo, dello scorso aprile, in Bolivia, come parte delle attività dell’Observatorio de la Plurinacionalidad, con il sostegno della Fundación Rosa Luxemburgo e della Comunidad de Estudios JAINA. L’intervista, in lingua spagnola, è stata realizzata da Javier Larraín.Merita un'attenzione particolare il lavoro di Francesco Cecchini, scrittore, in merito all’appello di sostegno ai campesinos che saranno processati il 29 giugno prossimo per i fatti di Curuguaty.Al Cinema Garibaldi (Poggibonsi, 14 maggio ore 21.15), alla presenza dei produttori e autori, sarà trasmesso un film indipendente, “Il treno va a Mosca”, che ha avuto una larga eco nella critica più accorta.Da François Houtart riceviamo un testo molto interessante sui fermenti rivoluzionari in America Latina, scritto da Boaventura De Sousa Santos.Grazie all’aiuto di Riccardo Valla, Ezio Albrile ha preparato la versione inglese dello studio in ricordo delle divinità iraniane.
Qui di seguito riportiamo l'editoriale di Arnaldo Nesti, dal titolo I dilemmi delle identità del cattolicesimo latinoamericano, con cui si apre il numero 78, gennaio-aprile 2014, di Religioni e società, la rivista di scienze sociali della religione edita da Fabrizio Serra editore, Pisa - Roma.VATICANO II, DIALOGO INTERRELIGIOSO, PROSPETTIVE DI RICONCILIAZIONE. È il Bene il motivo conduttore del Salone Internazionale del Libro 2014. Di fronte a una crisi globale che è anzitutto morale e culturale, diventa urgente la necessità di ridefinire le regole del gioco, di provare a disegnare un catalogo di valori, esperienze, sensibilità di segno positivo, da cui provare a ripartire. Non discorsi astratti, ma un’agenda di cose da fare. E da fare bene, al meglio possibile.