Lunedì, 30 Dicembre 2019 11:30

Ezio Albrile. Misteri pagani, mistero cristiano e Disfunzioni gnostiche

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Segnaliamo due lavori di Ezio Albrile. Il primo è un volume uscito per la collana Spiritualità senza Dio, diretta da Luigi Berzano, e ha per titolo «Misteri pagani, mistero cristiano». Il secondo è un lungo intervento pubblicato online, un saggio dal titolo «Disfunzioni gnostiche». Del primo trasmettiamo una scheda di presentazione. Entro breve, pubblicheremo una recensione ad opera di Giovanni Casadio.

Misteri pagani, mistero cristiano

Ezio Albrile
Mimesis, 2019
Collana: Spiritualità senza dio?

I culti misterici sono le prime vere religioni di salvezza individuale ad affacciarsi sulla scena del mondo antico, preconizzando l’ascesa del cristianesimo, che di fatto può dirsi una loro propaggine; si diffondono rapidamente, a partire dall’Ellenismo, in tutta l’area mediterranea. Compongono il variegato panorama delle divinità misteriche molte rappresentative personalità delle culture religiose d’Oriente, tutte naturalmente rivisitate alla luce della nuova epoca.

I culti misterici sono le prime vere religioni di salvezza individuale ad affacciarsi sulla scena del mondo antico, preconizzando l’ascesa del cristianesimo, che di fatto può dirsi una loro propaggine; si diffondono rapidamente, a partire dall’Ellenismo, in tutta l’area mediterranea. Compongono il variegato panorama delle divinità misteriche molte rappresentative personalità delle culture religiose d’Oriente, tutte naturalmente rivisitate alla luce della nuova epoca. La matrice ellenica dei riti di iniziazione ammanta di sé e fornisce significati nuovi a divinità antichissime come Iside o del tutto recenti come Serapide, creazione dei primi Tolemei. Affascinato da tali suggestioni, il chimerico discepolo di san Paolo, il cosiddetto Pseudo-Dionigi Areopagita, confezionerà un adattamento cristiano della disciplina misterica invocando la “Tenebra più che luminosa del Silenzio” entro la quale Dio rivela se stesso, negandosi. Il lessico è affine, e Dionigi invita chi voglia darsi alle “contemplazioni mistiche” (mystika theamata) a oscurare i propri sensi e a rimuovere ogni pensiero razionale dalla mente, chiudendosi nel silenzio di un’ignoranza assoluta. È la katharsis, la “purificazione” misterica: si deve abbandonare tutto ciò che è impuro, ma anche ciò che è puro; ogni cosa, santità e maculazione, appagamento e dannazione. Ci si deve liberare gradualmente dall’influenza di tutto ciò che può essere conosciuto.

Ezio Albrile è uno storico e antropologo delle religioni che si è occupato in particolare dei rapporti interattivi fra cultura ellenistica e religioni dell’Iran antico (preislamico). Numerosi sono i suoi contributi riguardanti le differenti espressioni del dualismo antico (orfismo, gnosticismo, etc.). Si è occupato in particolare delle interazioni tra mondo orientale e fenomeni “misterici” come lo gnosticismo e l’ermetismo. Ha curato e tradotto diverse opere tra cui il De radiis di al-Kindī (1994) e il Commentario al libro di Zosimo di Olimpiodoro (2007), e pubblicato diverse opere di saggistica, tra cui Alchimia. Ermete e la ricerca della vita eterna (2017), L’illusione infinita. Vie gnostiche di salvezza (2017), Un Karma Occidentale? (2017), Almandal. Trattato ermetico di magia salomonica, in coll. con E. Tortelli (2018), Il labirinto di Ermete (2018).

 

Pagina dell'opera sul sito dell'Editore

Recensione di Milo Julini su Civico 20 News

 

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