Il film sulla strage di Castelvolturno compiuta dal boss Giuseppe Setola e sodali, "La-Bas", opera prima alla regia - di un lungometraggio - del due volte premio Solinas Guido Lombardi, sarà presentato in anteprima a settembre alla 26esima Settimana internazionale della critica nell’ambito della 68esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. I protagonisti rigorosamente migranti, Yssouf Abdou Kader, Mose Mone, Suad Elisha, Asetù Fatima Traore e Germain Billi Serigne Faye raccontano la comunità nera della provincia casertana, Salvatore Ruocco invece è Giuseppe Setola.
Prodotto dalla napoletana Figli del Bronx, Gaetano di Vaio e Pietro Pizzimento, con Eskimo Srl e Minerva Pictures in collaborazione con la Regione Campania e Rai Cinema, del film è partenopea, come la regia, pure la fotografia di Francesca Amitrano. Un altro successo per Figli del Bronx, ormai sempre presente al Lido.
LA TRAMA - La trama: il 18 settembre 2008 un commando di camorristi irrompe in una sartoria di immigrati africani al km 43 della Domiziana. Sparano all’impazzata un centinaio di proiettili, ammazzando sei ragazzi di colore e ferendone un altro gravemente. È quella che i media chiamano la “strage di Castelvolturno”. Yssouf, un giovane immigrato, aveva deciso per quella stessa sera di chiudere i conti con suo zio Moses, l’uomo che lo aveva convinto a venire in Italia promettendogli un futuro da onesto artigiano, ma che ne ha fatto, invece, un cinico spacciatore di cocaina al suo servizio. Yssouf non vuol finire sotto il piombo della camorra, Moses vuole invece gareggiare col rischio fino alla fine, pur senza perdere il nipote, che ama, e sul quale ha tanto investito. Invischiati nelle loro storie finiscono un amico, Germain, una ragazza dalla voce angelica, Asetù, che quella stessa sera canterà in pubblico una canzone di Miriam Makeba; e una prostituta nigeriana, Suad, che Yssouf sogna di riscattare.
«LA PRIMA CITTA' AFRICANA D'EUROPA» - Nello scenario della “prima città africana d’Europa” (Saviano) La-Bas fonde fiction e documentario, in un “romanzo criminale” di un giovane migrante carico di speranze e determinato a vivere. Guido Lombardi, classe 75, sociologo, ha collaborato come operatore di ripresa con Paolo Sorrentino e Abel Ferrara. Esordisce alla regia con “Vomero Travel”, cortometraggio prodotto da Figli del Bronx ed Indigo Film presentato alla 67esima Mostra di Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Giornate degli Autori. Nel 2004 è finalista al Premio Solinas, col soggetto Fate presto. Nel 2005 è invece vincitore del Premio Solinas, sezione Leo Benvenuti, con la commedia Scarpe Nuove. Successo che si ripete nel 2007 col soggetto Il ladro di giorni, acquistato da Indigofilm e Rai Cinema.