Curiale, italiana, bianca. L’immagine di Chiesa riflessa dai ventidue nuovi cardinali è talmente occidentale da risultare imbarazzante. Non è questione delle singole persone. Tolti i quattro cardinali ultraottantenni honoris causa fra cui l’insigne studioso di antropologia religiosa, il belga Julien Ries, la mappa degli altri diciotto porporati destinati ad entrare nel futuro conclave è totalmente squilibrata a favore della
Chiesa di un tempo: eurocentrica con le sue propaggini nelle Americhe.
Questo l'inizio dell'intervento di
Marco Politi, che puoi leggere su
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