
Su questa domanda si è interrogato Christian Albini, di cui puoi leggere l’intervento in viandanti.org.
Secondo Albini, ciò non è vero, si tratterebbe piuttosto di etichette fuorvianti. Infatti, da un lato il credente sarebbe abitato dal dubbio e d’altra parte anche il non credente conosce una sua fede e la ricerca.