Come la “suspencion of disbelief” è necessaria al lettor di poeti e la sospensione del giudizio al filosofo, così una
sospensione della parola servirà al Mistico, sarà in altri termini la condizione affinché nelle sue meditazioni possa emergere Dio.
Questo sembra essere il messaggio che Philip Gröning ha voluto trasmettere con l’opera che ha onorato l’apertura della IV edizione del Festival del Documentario Religioso.
Nella serata dell’anteprima, il regista de
Il grande silenzio ha risposto ad altre domande che riportiamo nel seguito.