Lunedì, 30 Maggio 2016 19:13

La scomparsa di Loris Capovilla, protagonista del Concilio

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Il nostro Direttore, Arnaldo Nesti, e il Centro tutto si uniscono al cordoglio unanime di tutti gli uomini e di tutte le donne di buona volontà per la scomparsa di Loris Capovilla.
Più volte Mons. Capovilla ha dato segno di apprezzamento del nostro lavoro concedendoci interviste (si possono leggere sulla nostra rivista "Religioni e Società") e ricevendoci con grande liberalità.
Non c'è dubbio che la memoria dell'uomo e della sua opera sopravviveranno. E il Cisreco cercherà di contribuire affinché i suoi frutti continuino a operare nel tempo.
Nel seguito, il comunicato stampa di Noi Siamo Chiesa.

Comunicato stampa
Mons. Capovilla: un protagonista del Concilio. Il cordoglio di Noi Siamo Chiesa e dell’International Movement We Are Church

Il coordinatore nazionale di Noi Siamo Chiesa, Vittorio Bellavite, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Ho partecipato questa mattina a Sotto Il Monte ai funerali di Mons. Loris Capovilla, il segretario di papa Giovanni. Vi ho rappresentato il sincero cordoglio di tutte e di tutti di Noi Siamo Chiesa , dell’International Movement We Are Church, oltre che quello mio personale, avendolo ben conosciuto negli ultimi anni.

Dire “Capovilla” voleva dire “Concilio”, soleva dire “papa Giovanni”, per lunghi difficili anni nella vita della Chiesa. Mons. Loris è stato un vescovo che ha sempre ascoltato, e con vero interesse, quanto pensavamo e quanto scrivevamo. Per quanto tendesse a difendere comunque l’istituzione ecclesiastica e a vederne soprattutto gli aspetti positivi, posso dire che egli guardava con grande attenzione e disponibilità alle nostre analisi e alle nostre proposte. Con lui si era stabilito un rapporto fondato su un dialogo vero.

Le sue posizioni erano esplicitamente e senza riserve per il Concilio e per lo spirito del Concilio di cui era stato uno dei protagonisti nascosti; si capiva bene, conversando con lui, la sua sofferenza, anche se mai esplicitata in modo diretto, per i freni che ne hanno bloccato per decenni l’attuazione. A lui chiedevano consiglio e con lui si sfogavano esponenti della struttura ecclesiale insofferenti per la situazione nella Chiesa. Di qui la sua evidente gioia per l’elezione di papa Francesco che egli considerava un nuovo papa Giovanni e che gli concesse quella porpora cardinalizia che gli era sempre stata negata per ciò che egli rappresentava nell’immaginario di una vasta area del mondo cattolico”.

Roma, 30 maggio 2016

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