Centro Internazionale di studi sul Religioso Contemporaneo
XXIII SUMMER SCHOOL ON RELIGIONS
San Gimignano/Tavarnelle V.P. – 24-27 agosto 2016
Violenza e religioni
A cura di Arnaldo Nesti, Enzo Segre, Andrea Spini
Comunicato stampa n. 1
Argomento e protagonisti della XXIII Summer School on Religions
Il tema della violenza sta diventando la questione fondamentale della vita del nostro pianeta. Parafrasando il celebre incipit di un manifesto di un paio di secoli fa (e con tutt’altra valenza) si potrebbe affermare che uno spettro si aggira per l’Europa e per il mondo intero ed è lo spettro della violenza. Una violenza classica che è quella della guerra. E guerre guerreggiate imperversano i più disparati angoli del pianeta. Guerre che generano terrore e fame e che a loro volta alimentano una sorta di apocalisse migratoria (di cui, al momento, se ne constata solo l’inizio!). Guerre estremamente meccanizzate e industrializzate con la conseguenza che mietono vittime soprattutto fra i civili. Guerre che germinano altri tipi di violenza e che sfociano in guerre asimmetriche portate alle estreme conseguenze con l’inedita nascita di una sorta di terrorismo globale. Guerre che si ammantano di motivi religiosi. Accostare la violenza alla religione provvedono con i fatti i fondamentalisti dell’ISIS. Ma tale connubio viene rivisitato sul fronte delle idee da studiosi del calibro di Jan Assmann e d’altra parte la recente scomparsa di René Girard impone una rilettura della questione anche da un punto di vista antropologico. La violenza può anche essere generata dall’economia. Si parla oggi della dittatura dell’1% (secondo l’ultimo rapporto Oxfam l’1% più ricco della popolazione mondiale possiede più risorse del resto del mondo); del fatto che 62 persone concentrano nelle proprie mani la stessa ricchezza di 3 miliardi e mezzo di esseri umani. Queste nude cifre gridano vendetta e chiamano, purtroppo, violenza.
La criminalità è un’altra fonte classica di violenza. Un violenza circoscritta e sancita e sanzionata duramente dalle comunità. Ma ci troviamo oggi di fronte a una criminalità che non solo si insinua nei gangli periferici delle comunità ma che ha invaso e controlla interi territori. Emblematico il caso dei narcotrafficanti in Messico.
Ma compito della Summer School on Religions è anche quello di studiare anche le forme del superamento della violenza così come si sono verificate nella storia recente e come possono essere attuate oggi da uomini e donne dotati di buona volontà. L’esempio più luminoso ci viene dal Sudafrica (un tempo coacervo di ingiustizie, violenze e sopraffazioni) e dal suo duro ma vittorioso percorso dall’apartheid al suo superamento, grazie all’opera di uomini valorosi e giusti come Nelson Mandela, Desmond Tutu e F.W. De Klerk. Uno dei nodi più intricati e più forieri di criticità che accomuna motivi politici, economici, religiosi è quello del problema israelo-palestinese, madre di gran parte delle contraddizioni e dei conflitti che attanagliano il nostro pianeta. Ancora oggi moltissimi osservatori pensano che sanato quel problema, gran parte del lavoro che porti a una pace mondiale, sarebbe fatto. Da qui lo sforzo degli organizzatori della Summer School di poter avere fra i suoi protagonisti Shimon Peres, un israeliano, ma un wise man, che dal di dentro si è sempre battuto per la soluzione pacifica del conflitto. Tentativo non andato in porto per l’aggravarsi dei problemi di salute dell’ex Presidente di Israele.
Prolusione: Giovanni Russo Vice Procuratore Antimafia: "Terrorismo, religione e violenza".
Alla prolusione farà seguito l’intervento di una delegazione cubana: Don Josè Conrado Rodriguez - Yoani Sanchez - Dagoberto Valdes Hernandez, che interverranno su "La situazione religiosa a Cuba".
Nell’arco delle quattro giornate, seguiranno lezioni e comunicazioni di Arnaldo Nesti, Simona Scotti, Enzo Segre, Peter Antes, Emanuela C. Del Re, Elisabetta Ruspini, Luigi Berzano, Giacomo Di Gennaro, Antonino Drago, Stefania Lombardi, Renzo Guolo, Flavio Pajer, Leo Lestingi, Gianni Trapletti, Fernanda Rossini, Matteo Lamacchia, Katiuscia Carnà, Rossana Salerno, Flavio Lotti, Maria Immacolata Macioti, Gheorghij Blatinskij, Renato Risaliti, Laura e Maurice Roumani, Vine Mihaljevic, Simona Paula Dobrescu, Gastone Breccia, Anna Maria Rivera, Francesco Gervasi, Gabriela de la Peña Astorga, Simone Cipriani, Raffaele Crocco, Elisabetta Colagrossi, Raùl Enriquez Valencia, Monika Ślufińska, Agnieszka Nitszke, Tiziana Chiappelli, Dimitris Argiropoulos, Leonardo Antognoni, Nina Paunovic.
Contatti: Giuseppe Picone 339 7315511
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