Non è questa l'occasione per dire chi fosse o per entrare nel merito di una figura di cotanto rilievo.
Ci si contenta di ricordare il Bauman più volte protagonista di eventi in Toscana e in Umbria, eventi sempre attesissimi e affollati per ascoltare l'ideatore del concetto di "società liquida", quella società (come riporta la Treccani) in cui l'esperienza individuale e le relazioni sociali sono segnate «caratteristiche e strutture che si decompongono e ricompongono rapidamente, in modo vacillante e incerto, fluido e volatile».
Segnaliamo due servizi, su Quotidiano.net e sul sito de La Nazione, dove tra l’altro si ricorda la sua presenza all’ultima edizione del Festival delle generazioni.
Lo salutiamo riportando alcune sue parole, pronunciate nell'affollatissima lezione tenuta al Teatro Verdi di Firenze, lo scorso 15 ottobre, sulle paure dei nostri giorni:
«Abbiamo paura di non essere notati, abbiamo paura della solitudine, il virus che mina e compromette il senso della vita è l'esclusione e l'abbandono».
Zygmunt Bauman
Zygmunt Bauman al Festival delle generazioni (Firenze, 2016)