Premessa
di Brian Lowery, OSA
Sospetto che l’interesse mostrato per il nostro tema con tante presenze nell’aula stamattina sia dovuto non tanto ad un fatto accademico o un fatto turistico, nemmeno alla curiosità umana, ma da un desiderio che si porta dentro di sé per il silenzio. Si può concepire il silenzio come un respiro attorno e dentro di noi che ci permette di sperimentare il proprio desiderio per l’altrove, per l’assoluto, per il trascendente, di scoprire la propria persona più vera, per conoscere Dio, o per qualche altra cosa.
Vedo sul programma, che avremo delle presentazioni che parleranno di luoghi in Toscana dove si respira il silenzio e, in particolare, delle comunità di persone dove si respira insieme. Si parlerà anche di nuove solitudini. E già sul foglio mandatoci dal CISRECO si è parlato di “quanto sia vivo e pulsante il cuore più profondamente religioso della nostra gente”, un’affermazione dell’attualità del tema.
Permettetemi di suggerire che si tenga in mente questo respiro personale ed anche comunitario sin dall’inizio della mattina mentre si sta ascoltando, cioè il proprio desiderio del silenzio, e magari anche il silenzio del desiderio. Forse potrebbe entrare nelle nostre discussioni.
Padre Brian al CISRECO, durante la Festa della Toscana 2013
Nella stessa occasione, Padre Brian con Marco Vannini
Padre Brian al CISRECO, durante la Festa della Toscana 2016