Giovedì, 02 Giugno 2022 15:09

Dio parla nella selva. Gli indios, la teologia e il Vaticano

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È uscito l'ultimo libro di Giuseppe Zanardini, Dio parla nella selva. Gli indios, la teologia e il Vaticano (Gabrielli Editori, 2022, pp. 169), con prefazione di Giuseppe Antonio Rubio e postfazione di Arnaldo Nesti. Forniamo una scheda di presentazione.

 

Dio parla nella selva. Gli indios, la teologia e il Vaticano

di Giuseppe Zanardini (Gabrielli Editori, 2022)

Prefazione di Giuseppe Antonio Rubio. Postfazione di Arnaldo Nesti

 

Giuseppe Zanardini, salesiano, missionario, antropologo si interessa della cultura e di tutto ciò che riguarda la convivenza e la struttura di una società, a partire dall'osservazione della vita e degli avvenimenti. Da qui ha imparato, per fare un esempio, che l'indigeno "arandu" (il saggio), personificato nel romanzo dallo sciamano Nyben, sa scoprire "nel sussurro delle foglie della foresta, nel volo e nel canto degli uccelli", il senso della vita e la ragione della propria esistenza. Il romanzo biografico è ambientato nella foresta del Paraguay e prende in analisi vari aspetti: dimensione ecologica, teologica, socio-politica, femminile, e la trasformazione personale del protagonista, Raul, alias dell'Autore Giuseppe Zanardini. Giuseppe Zanardini, bresciano di nascita, dopo la laurea in Ingegneria chimica al Politecnico di Milano nel 1970, si trasferì a Roma per studiare filosofia e teologia: venne ordinato sacerdote salesiano nel 1975. Nel 1978 partì per il lontano Paraguay, nel cuore dell'America Latina con l'intenzione di vivere a stretto contatto con le popolazioni della selva nell'esteso territorio del Chaco. Si immerse nel mondo indigeno condividendo le gioie, le speranze e anche le delusioni della gente. Per comprendere meglio e affinare la metodologia di lavoro con i popoli originari, si perfezionò in Antropologia Sociale all'Università di Londra. Ritornato tra gli indigeni, con gli sciamani e i "cacichi" (i leader), diede inizio a un tipo di educazione interculturale che favorisse le lingue e le culture di quei popoli e nello stesso tempo preparasse i giovani indigeni al dialogo con le culture circostanti, essendo ormai impossibile vivere isolati senza avere contatti con gli altri. Grazie al suo impegno, nel 1992, si arrivò per la prima volta nella storia del Paraguay indipendente, all'approvazione nella nuova Costituzione di un capitolo dedicato ai diritti collettivi dei popoli indigeni.

 

Zanardini porta il lettore a contatto con la “selva” ovvero con il mondo dei popoli indigeni. Ne esplora la spiritualità ma anche la medicina sciamanica, il sistema della cultura indigena. Il protagonista, padre Raul, mette in risalto un mondo ricco di sapienza, di maestri nell’arte del ben vivere. Un mondo che quello ricco e sviluppato tende a marginalizzare. Questi popoli in modo forte mettono a fuoco, coi loro linguaggi e soprattutto con i loro silenzi, il brusio del mistero. Si può dire che padre Raul, ovvero padre Giuseppe, testimonia la presenza nella selva, lontana dal mondo tecnologizzato, del brusio degli angeli. (dalla Postfazione di Arnaldo Nesti)

 

Il protagonista di questo romanzo biografico, p. Raul, è un prete cattolico di idee progressiste.  Dal Canada viene inviato in un luogo lontano, in Paraguay, nel cuore dell’America Latina, con il proposito di vivere a stretto contatto con le popolazioni della selva nell’esteso territorio del Chaco. Lì la sua vita subisce una svolta radicale. Si immerge nel mondo indigeno condividendo le gioie, le speranze e anche le delusioni della gente. Vive in una capanna, costruisce legami con le comunità locali, tutti i suoi riferimenti e convinzioni, personali e culturali, mutano radicalmente. Dall’origine dell’universo al celibato, p. Raul si apre a visioni del mondo molto lontane dal canone occidentale. In Dio parla nella selva sono presenti diverse dimensioni: ecologica, teologica, socio-politica, femminile che diventano un tutt’uno con la trasformazione del protagonista, con i suoi dilemmi, la sua fede e la sua ricerca di un cristianesimo autenticamente vissuto.

 

 

 

 

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